Analisi dinamica dei certificati di BNP Paribas Partnership sponsorizzata

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TECH, PREMI E RIMBORSO ANTICIPATO: IL CERTIFICATO CHE SI ADATTA AL MERCATO

Un prodotto strutturato per coniugare rendimento e protezione in un contesto macro incerto ma tech-oriented.

Articolo del 05/08/2025

Nel cuore della stagione delle trimestrali, quattro colossi del settore tecnologico hanno confermato il loro ruolo da protagonisti nei portafogli degli investitori globali, offrendo performance operative solide e segnali di crescita strutturale nonostante il contesto di mercato complesso. Fortinet, Dell Technologies, Oracle e Amazon (aziende eterogenee ma accomunate dall’esposizione all’innovazione e all’infrastruttura digitale) rappresentano il basket sottostante della nuova emissione targata BNP Paribas. Fortinet ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi in crescita del +13,8% su base annua, trainati dalla componente ricorrente dei servizi, che ormai rappresenta il 70% del fatturato totale. Con un utile netto di 452 milioni di dollari e un margine operativo superiore al 34%, l’azienda continua a consolidare la propria leadership nel settore della cybersecurity beneficiando della domanda crescente di soluzioni integrate tra SD-WAN e SASE. Il rallentamento delle vendite hardware rispetto all’anno precedente è stato compensato da una maggiore efficienza operativa e da un incremento del backlog, a riprova della solidità della domanda. Dell Technologies, forte di un posizionamento ibrido tra infrastruttura e client computing, ha registrato nel primo trimestre fiscale 2026 un fatturato di 23,4 miliardi di dollari, con un incremento del 5% su base annua. Particolarmente brillante il segmento ISG (Infrastructure Solutions Group), cresciuto del 12% mentre i server ottimizzati per AI hanno generato ordini record per 12,1 miliardi di dollari. A fronte di un utile operativo in crescita del 21% e di un robusto flusso di cassa, Dell ha distribuito agli azionisti ben 2,4 miliardi di dollari nel trimestre, confermando un orientamento shareholder-friendly. Oracle ha chiuso l’anno fiscale 2025 con ricavi per 57,4 miliardi di dollari (+8% a/a), sostenuti dalla componente cloud, ormai pari a oltre 6,7 miliardi di dollari solo nel quarto trimestre. L’infrastruttura cloud (OCI) ha segnato una crescita del +52% mentre le soluzioni ERP NetSuite e Fusion sono cresciute a doppia cifra. Il margine operativo ha mantenuto livelli elevati e l’utile per azione non-GAAP ha raggiunto i 6,03 dollari, con attese di ulteriore accelerazione per l’anno fiscale 2026, in linea con il posizionamento sempre più integrato nei servizi multicloud. Amazon, infine, ha riportato nel secondo trimestre 2025 un fatturato di 167,7 miliardi di dollari, in aumento del +13% su base annua, con l’unità AWS che continua a trainare i margini (+17,5% i ricavi cloud). L’utile netto si è attestato a 18,2 miliardi di dollari, sostenuto dall’efficienza operativa e da un’espansione in aree strategiche come l’intelligenza artificiale, la robotica e i servizi di delivery. L’azienda ha inoltre confermato investimenti multimiliardari in infrastruttura cloud e AI negli Stati Uniti.   

In questo contesto di resilienza operativa e crescita selettiva, BNP Paribas ha strutturato il certificato Cash Collect Memory Step Down (ISIN NLBNPIT2QDD3) con un premio condizionato mensile dello 0,90%, pari a un rendimento potenziale del 10,8% annuo, legato al mantenimento di ciascun sottostante della soglia del 45% del prezzo iniziale (barriera premio e barriera capitale coincidenti). Il premio è caratterizzato dall’effetto memoria e, in ipotesi di mancata corresponsione, non viene perso ma accantonato per essere recuperato nei mesi successivi. Un elemento distintivo dello strumento è la funzionalità Step Down, che introduce la possibilità di rimborso anticipato mensile a partire da ottobre 2025, se tutti i sottostanti si trovano sopra un trigger decrescente: si parte da un livello del 95% del prezzo iniziale, che si riduce di un punto percentuale ogni mese. Questo meccanismo aumenta le probabilità di rimborso nel tempo, creando una progressiva “discesa dell’asticella” che agevola la fuoriuscita anticipata in contesti laterali o moderatamente ribassisti. Se il certificato non viene rimborsato anticipatamente, a scadenza (agosto 2028) l’investitore riceverà l’intero capitale a condizione che nessun sottostante sia sceso sotto la barriera del 45%; in caso contrario, il rimborso sarà collegato alla performance negativa del peggior sottostante. La combinazione tra barriera profonda, cedola mensile elevata, memoria e trigger decrescente rende il prodotto un’interessante opportunità per chi ricerca rendimento potenziale elevato senza rinunciare alla prudenza necessaria ad investire sui titoli azionari tra i più osservati al mondo.