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Un Cash Collect con premi fissi all’1,15% mensile e meccanismo Step Down punta sui big della difesa europea e americana
Il primo trimestre del 2025 ha mostrato segnali chiari: la domanda globale di sicurezza, tecnologia aerospaziale e capacità difensiva non solo si mantiene sostenuta ma accelera ulteriormente sulla scia di nuovi scenari geopolitici e investimenti pubblici. Un contesto che ha premiato significativamente le performance dei principali player del comparto industriale difesa e aerospazio, con risultati robusti, ordini in crescita e guidance confermate. Leonardo, Airbus, Boeing e Rheinmetall si sono distinti come protagonisti di una stagione di trimestrali che rafforzano la narrativa di lungo periodo. Leonardo ha chiuso il Q1 con nuovi ordini per 6,9 miliardi di euro (+20,6%) e ricavi in crescita del 14,9% a 4,2 miliardi. A sostegno di tale slancio, l’amministratore delegato Roberto Cingolani ha ribadito la solidità della traiettoria di crescita sostenibile tracciata dal Piano Industriale sottolineando la creazione della joint venture con Rheinmetall e l’alleanza strategica con Baykar Technologies come elementi di rafforzamento competitivo sui mercati globali. Proprio Rheinmetall ha confermato il suo eccezionale momento, riportando una crescita dei ricavi del 46% a 2,3 miliardi di euro, con un risultato operativo quasi raddoppiato nel solo settore difesa (+96%) e un portafoglio ordini salito a 63 miliardi di euro, segno tangibile della centralità strategica assunta dalla società nel contesto europeo. Non meno significativo il risultato di Airbus che nonostante sfide di approvvigionamento nel breve periodo, ha consegnato 136 aeromobili commerciali nel trimestre, generando ricavi per 13,5 miliardi di euro (+6%) e confermando una guidance ambiziosa per l’intero esercizio: 820 consegne e un EBIT di circa 7 miliardi. Boeing, reduce da anni complessi, mostra segnali di ricostruzione strutturale: il backlog ha superato i 520 miliardi di dollari mentre l’attenzione resta focalizzata sul miglioramento della qualità, sull’integrazione di Spirit AeroSystems e sul consolidamento della linea 737 e 787, per intercettare una domanda globale attesa in crescita fino a 44.000 aeromobili da qui al 2043.
In questo scenario, BNP Paribas ha colto l’opportunità di strutturare un nuovo Cash Collect Step Down (ISIN NLBNPIT2OX22) che consente agli investitori di monetizzare la resilienza e la forza relativa di questi quattro leader industriali. Il prodotto offre un premio mensile fisso dell’1,15% per i primi dodici mesi indipendentemente dall’andamento dei sottostanti e successivamente condizionato alla tenuta della barriera premio posta al 55% del valore iniziale. Questo livello rappresenta una protezione significativa, che lascia margine anche in scenari di correzione marcata del mercato, mantenendo intatta la possibilità di incasso cedolare. Ma è la funzione Step Down a caratterizzare maggiormente l’architettura del prodotto. A partire da luglio 2026, ogni mese sarà valutata la possibilità di scadenza anticipata automatica qualora tutti i sottostanti siano pari o superiori al rispettivo trigger di rimborso. La soglia di partenza è del 95% e decrescerà 1 punto percentuale al mese: si tratta di un meccanismo che, a differenza di strutture statiche, adatta dinamicamente la soglia di richiamo aumentando la probabilità di rimborso. Questo aspetto è particolarmente utile in contesti laterali o leggermente correttivi e, anche in presenza di andamenti positivi dei sottostanti, con il certificato potrà chiudersi anticipatamente e restituire il nominale, oltre ai premi spettanti. Alla scadenza naturale (luglio 2028), se nessuna data di osservazione si sarà attivato il rimborso anticipato, con anche solo uno dei sottostanti verrà rilevato al di sotto della barriera capitale del 55%, il rimborso sarà commisurato alla performance del peggiore tra i titoli mentre in caso contrario, ovvero con il worst of ad un livello pari o superiore alla barriera, il rimborso sarà pari al nominale maggiorato del premio di competenza. Il certificato si presenta dunque come una soluzione tattica, adatta a contesti di mercato complessi ma non necessariamente direzionali, con l’obiettivo di trasformare la resilienza settoriale in flussi cedolari ricorrenti, sfruttando un meccanismo graduale di ottimizzazione della scadenza anticipata.