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UniCredit, Mediobanca e BPER Banca: tre storie di rilancio al centro di un prodotto pensato per chi cerca rendimento e protezione.
Negli ultimi dodici mesi, il settore bancario italiano è stato protagonista di un'intensa attività di consolidamento, in una dinamica di risiko che ha profondamente mutato gli equilibri del comparto. Dopo anni di relativa stabilità, il 2024 ha segnato un'accelerazione improvvisa, spinta sia da esigenze strategiche di crescita che dalla pressione competitiva interna e internazionale. Tra i dossier più caldi si sono distinti i tentativi di UniCredit di rafforzarsi attraverso operazioni straordinarie, l'espansione di BPER Banca tramite acquisizioni mirate e, soprattutto, la sorprendente mossa di Mediobanca, che ha catalizzato l'attenzione di analisti e investitori, con l’annuncio di una offerta pubblica di scambio (OPS) da 6,3 miliardi di euro per rilevare Banca Generali, storica controllata del gruppo Assicurazioni Generali. Il progetto, ambizioso e difensivo al tempo stesso, prevede un concambio pari a 1,7 azioni Generali ogni azione Banca Generali, escludendo i diritti sul dividendo 2025, e punta a rafforzare il presidio di Mediobanca nel settore del wealth management, un'area strategica considerata sempre più centrale per garantire crescita sostenibile e maggiore reddittività.
L'operazione mira, inoltre, mira a blindare l'azionariato di Mediobanca stessa, riducendo il rischio di scalate ostili da parte di competitor domestici o internazionali. La mossa si inserisce in un quadro di fermento senza precedenti, che ha visto Banco BPM rafforzare i legami industriali con Anima Holding, BPER inglobare Carige e UniCredit esplorare opzioni di crescita esterna. Tutto ciò ha riportato le banche italiane al centro dell'interesse non solo degli investitori tradizionali ma anche degli emittenti di prodotti strutturati, pronti a capitalizzare l'aumentata volatilità generata dalle politiche trumpiste e l’aumento della remunerazione agli azionisti. In questo contesto, BNP Paribas ha lanciato un nuovo certificato di tipo Phoenix Memory Step Down, NLBNPIT2HHC5, costruito proprio su tre protagonisti del risiko bancario: UniCredit, Mediobanca e BPER Banca. Il prodotto si propone come una soluzione d'investimento che unisce flussi cedolari interessanti a meccanismi di protezione progressiva, adattandosi a un mercato dove il margine di errore può rivelarsi sottile.
Il certificato offre premi fissi dell'1% del valore nominale, nei primi dodici mesi riconosciuti indipendentemente dall'andamento dei sottostanti. Questo significa che l'investitore potrà incassare un rendimento cumulato del 12% nell'arco del primo anno, senza condizioni, a prescindere dalle dinamiche di mercato. A partire dal secondo anno, i premi restano dell'1%, ma diventano condizionati: pertanto, il pagamento avverrà solo a patto che nelle date di osservazione il prezzo di ciascun sottostante non sia inferiore al 55% del valore iniziale, ovvero non abbia perso più del 45%. Un altro elemento degno di nota di questa emissione è il meccanismo Step Down che regola la scadenza anticipata: da marzo 2026, ogni mese verrà osservato se i sottostanti siano almeno pari ad una soglia inizialmente fissata al 95% degli strike e poi decrescente dell’1% al mese fino al 73%, e se questa condizione verrà rispettata il certificato verrà rimborsato anticipatamente al nominale più il premio dovuto, offrendo all'investitore una rapida chiusura dell'investimento e rientro del capitale. Un ulteriore fattore di interesse è il prezzo di mercato: attualmente, il certificato è acquistabile sotto la pari, con un prezzo lettera intorno ai 98,18 euro facendo salire il rendimento effettivo annualizzato al 12,77%. UniCredit, Mediobanca e BPER Banca rappresentano tre storie di rilancio e trasformazione nel panorama bancario italiano: con UniCredit che ha implementato con successo programmi di buyback e di incremento della redditività, Mediobanca che punta a rafforzare il proprio profilo industriale attraverso il wealth management, e BPER Banca che continua a consolidarsi come quarto polo bancario nazionale, il tema del prodotto risulta più che mai attuale e strategico. il certificato firmato BNP Paribas appare come una proposta ben calibrata per chi desidera posizionarsi sui tre principali protagonisti del risiko bancario italiano.