Analisi dinamica dei certificati di BNP Paribas Partnership sponsorizzata

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VOLATILITA', DAZI E TASSI: PERCHE' LE UTILITIES TORNANO PROTAGONISTE NEI PORTAFOGLI DIFENSIVI

Il nuovo certificato Step Down BNP Paribas offre premi ricorrenti e flessibilità di uscita in un contesto di incertezza macroeconomica e rischio regolatorio crescente.

Articolo del 08/04/2025

In un contesto macroeconomico dominato da instabilità sistemica e continue revisioni delle aspettative sui tassi d’interesse, la costruzione di portafogli resilienti torna a concentrarsi sui settori difensivi, tradizionalmente meno sensibili ai cicli economici. L’impennata dei tassi reali nel biennio 2022-2023, frutto della risposta aggressiva delle banche centrali all’inflazione, aveva penalizzato le utilities (tipicamente asset a duration lunga) sia per il loro profilo di distribuzione cedolare sia per la sensibilità alla dinamica dei tassi scontati nei flussi futuri. Tuttavia, con il rallentamento del ciclo di tightening, la crescente visibilità su politiche monetarie più accomodanti, e il ritorno dei temi di stabilità e sicurezza energetica, il settore sta vivendo un rinnovato interesse, sia dal lato fondamentale che come asset strategico in fasi di mercato a bassa direzionalità. 

Le utilities, soprattutto europee, beneficiano oggi di tre driver strutturali: 

  • Il calo dei rendimenti nominali e reali, che rende più attraenti i titoli ad alto dividendo;
  • Il sostegno alla transizione energetica e agli investimenti in infrastrutture sostenibili, che offre visibilità sui flussi regolamentati;
  • L’elevata resilienza degli utili in scenari di rallentamento macroeconomico, che le rende fondamentali nei portafogli più prudenti.

A questi si aggiungono le tensioni geopolitiche che rafforzano la necessità di autonomia energetica, con impatti positivi su segmenti come gas, rete e rinnovabili, soprattutto in Europa continentale. Ma l’elemento catalizzatore degli ultimi mesi è stato il ritorno del rischio dei prezzi globale, con l’amministrazione Trump che ha imposto dazi ben superiori alle attese, fino al 34% per la Cina e al 20% per l’Europa. Queste misure, oltre a indebolire il commercio globale, colpiscono direttamente le aziende energivore e importatrici di tecnologie, accentuando le pressioni sui margini e aumentando la dispersione settoriale. In un mercato sempre caratterizzato da movimenti estremi e guidato da politiche fiscali e monetarie divergenti, cresce la domanda di strumenti in grado di offrire protezione condizionata e visibilità sui flussi, pur mantenendo esposizione selettiva a temi strutturalmente solidi in contesti di stress. È in questo scenario che si inserisce una delle recenti emissioni di BNP Paribas.

Il prodotto in questione, Isin NLBNPIT2EPQ5, è un Cash Collect Memory Step Down costruito su un basket di quattro titoli del settore utilities europeo: Engie, Veolia, RWE e Siemens Energy. Si tratta di società esposte tanto ai temi dell’energia quanto a quelli della sostenibilità e dell’infrastruttura strategica, ma che nel contesto attuale risentono direttamente dell’instabilità normativa, delle decisioni politiche su dazi e tariffe, nonché della volatilità dei flussi energetici globali. La struttura del prodotto prevede premi mensili fissi dell’1,02% nei primi dodici mesi, riconosciuti indipendentemente dall’andamento dei sottostanti, per un rendimento complessivo del 6,12% su base semestrale. A partire da febbraio 2026, il meccanismo si fa più selettivo e il certificato continuerà a pagare lo stesso premio mensile, ma in modalità condizionata: il pagamento avverrà solo se tutti i sottostanti saranno pari o al di sopra della barriera del 45% del loro valore iniziale. In caso contrario, il premio non sarà perso, ma si attiverà la memoria, che consentirà di recuperare le cedole non distribuite qualora la condizione si verifichi in una data futura.

Questo meccanismo consente agli investitori di non perdere opportunità di reddito anche in caso di flessioni temporanee dei titoli. Alla data di valutazione finale, se nessun sottostante avrà perso oltre il 55% del valore iniziale, il capitale sarà interamente rimborsato, se invece uno dei sottostanti si troverà al di sotto di tale soglia, si subirà la performance del titolo worst-of. A partire da febbraio 2026 inoltre si apriranno le finestre per il rimborso anticipato con caratteristica Step Down: se tutti i sottostanti verranno rilevati pari o al di sopra del livello richiesto (dal 95% iniziale fino al 72% nell’ultimo mese prima della scadenza), il certificato verrà rimborsato automaticamente e verrà restituito il nominale, maggiorato del premio previsto. In assenza di rimborso anticipato, il certificato giungerà a naturale scadenza nel febbraio 2028. Nel complesso, questo certificato è indicato chi cerca un'esposizione sul comparto utilities in una fase di transizione, offrendo una risposta concreta alla nuova fase del ciclo economico più instabile e condizionato dalle politiche, ma non per questo priva di opportunità.