In relazione alla disposizione normativa che recepisce la disciplina comunitaria del "market abuse", si tiene a precisare che il responsabile dei contenuti del sito non gode di alcuna informazione privilegiata e la diffusione di analisi e notizie riguardanti titoli mobiliari e strumenti derivati e' di puro carattere informativo. Si specifica inoltre che potrebbe avere in rarissime occasioni, posizioni in essere di puro carattere simbolico al fine di definire le modalita' di negoziazione/rimborso degli strumenti analizzati in modo da non diffondere notizie non corrispondenti alla realta' dei fatti.
Le comunicazioni presenti nella sezione potrebbero essere riconducibili alla fattispecie di “raccomandazione di investimento” ai sensi della Market Abuse Regulation, per maggiori informazioni si rinvia al seguente link.
Una struttura dinamica emessa da UniCredit per sfruttare la lateralità dei mercati con premi mensili e possibilità di uscita anticipata progressiva
Comunicato del 16/07/2025 13:23:46 a cura della redazione
Il primo trimestre del 2025 ha evidenziato traiettorie divergenti tra i protagonisti del comparto azionario europeo ma anche segnali di resilienza che alcuni titoli hanno saputo esprimere con forza. Ferrari ha aperto l’anno all’insegna della continuità e dell’eccellenza, registrando ricavi netti per 1,79 miliardi di euro, in crescita del 13% su base annua, con un margine operativo che ha toccato il 30,3%. La marginalità resta tra le più alte del settore automotive grazie al mix prodotto, alla spinta delle personalizzazioni e a una gestione attenta della gradualità nei volumi: basti pensare che l’aumento delle unità spedite si è fermato a sole 33 unità, a testimonianza di una strategia votata alla qualità dei ricavi. Più complessa la situazione per Stellantis, che ha chiuso il primo trimestre con ricavi in calo del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a quota 35,8 miliardi: il gruppo ha sofferto la debolezza produttiva in Nord America, legata alla chiusura estesa degli impianti a gennaio e al rallentamento nel segmento LCV in Europa. Il sospetto di pressioni tariffarie ha portato alla sospensione della guidance 2025 ma non mancano elementi di ripresa selettiva: nei mercati emergenti, in particolare in Sud America e Nord Africa, le quote sono in miglioramento, e nel solo mese di marzo gli ordini retail negli Stati Uniti sono aumentati dell’82% su base annua, grazie anche all’introduzione di nuovi modelli come la Fiat Grande Panda e l’Opel Frontera. STMicroelectronics ha archiviato un trimestre debole, con ricavi in flessione del 27,3% a 2,52 miliardi di dollari e utile netto crollato a 56 milioni. Il margine operativo si è contratto drasticamente, passando dal 15,9% del primo trimestre 2024 allo 0,1% attuale, per effetto della combinazione tra calo dei volumi, costi di capacità inutilizzata e pressione competitiva. L’azienda ha confermato la volontà di proseguire il programma di ristrutturazione produttiva con un target di risparmio annuo nell’ordine delle centinaia di milioni entro il 2027. In controtendenza rispetto al comparto tecnologico, Banca Monte dei Paschi di Siena ha sorpreso positivamente, riportando un utile netto trimestrale di 413 milioni di euro (+24,2% a/a): il miglioramento è stato trainato da una crescita delle commissioni nette (+8,9%) e da un efficace controllo dei costi. La dinamica dei prestiti alle famiglie è stata particolarmente vivace, con erogazioni di mutui in crescita del 36% trimestre su trimestre e un’espansione del credito al consumo del 23% anno su anno.
In questo contesto eterogeneo, UniCredit ha lanciato un nuovo certificato Cash Collect Memory Step Down (ISIN DE000UG7YL75) che prende come sottostanti proprio questi quattro titoli. La struttura punta a offrire un rendimento ricorrente in scenari laterali o moderatamente ribassisti, valorizzando al contempo i punti di forza di storie industriali ben posizionate ma esposte a cicli settoriali diversi. Il certificato prevede cedole condizionate mensili pari all’1,10% del valore nominale, attivabili se alla data di osservazione mensile il titolo peggiore del paniere si trovi pari o ad un livello superiore al 40% del proprio valore iniziale: tali cedole beneficiano dell’effetto memoria, che consente il recupero retroattivo dei premi non pagati qualora la condizione venga soddisfatta in una data successiva. Altro elemento distintivo oltre la barriera profonda è però la funzione Step Down che interessa i livelli di rimborso anticipato: a partire da ottobre 2025, in occasione delle osservazioni mensili, il trigger per il richiamo automatico decresce dell’1% ogni mese, partendo dal 95%. In uno scenario di mercato volatile ma non marcatamente ribassista, ciò amplia significativamente le probabilità di uscita anticipata. La barriera capitale, fissata anch’essa al 40%, rappresenta un cuscinetto profondo: a scadenza, a luglio 2027, l’investitore riceverà il nominale interamente rimborsato qualora il titolo peggiore non abbia perso più del 60% mentre in caso contrario, il rimborso seguirà l’andamento del worst of. La combinazione tra cedole elevate, effetto memoria, Step Down e barriera profonda offre un’architettura capace di adattarsi a una fase di mercato complessa e altamente volatile da un punto di vista informativo.