Analisi dinamica dei certificati di UniCredit

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Autonomia, dazi e accelerazione: il settore auto al bivio

Il nuovo certificato UniCredit punta su Tesla, Ford e Stellantis per trasformare la volatilità in opportunità, grazie ad una barriera al 30% e a premi mensili dello 0,75%

Comunicato del 08/07/2025 10:51:45 a cura della redazione

Quello che si è appena chiuso è stato un trimestre travagliato per il comparto automotive, diviso tra le promesse dell’elettrico e le incertezze legate alla nuova ondata di protezionismo commerciale. Tesla, Ford e Stellantis, tre tra i player più rappresentativi del settore ognuno con le sue particolarità, hanno riportato risultati misti evidenziando le fragilità di un contesto globale in profonda evoluzione, dove l’intelligenza artificiale, la transizione energetica e le tensioni tariffarie coesistono e si influenzano a vicenda. Tesla ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in calo del 71% a 0,4 miliardi di dollari, su ricavi totali pari a 19,3 miliardi (-9% anno su anno), penalizzati dalla revisione delle linee produttive del Model Y e da un mix di vendite più debole. Tuttavia, proprio il ramp-up del nuovo Model Y e la capacità di gestire simultaneamente la transizione industriale in quattro gigafactory hanno rafforzato l’immagine di Tesla come leader operativo nel segmento EV. Il business dell’Energy Storage è cresciuto in modo significativo, mentre l’implementazione di FSD (Full Self Driving) supervisionato in Cina ha aperto nuovi spazi competitivi nel software e nella guida autonoma. Ford, dal canto suo, ha riportato ricavi in calo a 40,7 miliardi di dollari, con un EBIT rettificato di 1 miliardo e una contrazione del margine operativo al 2,5%. La società ha confermato un miglioramento dei costi e della qualità, pur dovendo far fronte a un impatto stimato di 1,5 miliardi sull’EBIT per l’intero 2025 legato ai dazi. Ford Pro (la divisione che serve clienti commerciali) si è confermata un punto di forza, mentre il segmento “Model e” (EV) ha registrato un’ulteriore perdita, mitigata però da un incremento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti (+15% a/a). Stellantis ha invece comunicato ricavi trimestrali per 35,8 miliardi di euro (-14% su base annua), con volumi di consegna in flessione soprattutto in Nord America ed Europa. Nonostante questo il gruppo ha evidenziato segnali incoraggianti: il lancio di nuovi modelli come Fiat Grande Panda e Citroën C3 Aircross ha supportato la ripresa in Europa, mentre in Sud America il gruppo ha mantenuto la leadership con una quota del 23,8%. L’introduzione del sistema STLA AutoDrive con funzionalità SAE Level 3 segna infine un passo importante verso l’autonomia assistita.

In questo scenario chiaroscuro, UniCredit lancia una nuova proposta pensata per chi intende cavalcare la volatilità del settore automobilistico mantenendo una protezione condizionata sul capitale: il Cash Collect Step Down con ISIN DE000UG7YFU9. Lo strumento ha come sottostanti proprio Tesla, Ford e Stellantis, selezionati per rappresentare un’esposizione diversificata tra innovazione elettrica, tradizione industriale e strategia multi-brand. Il certificato prevede premi mensili dello 0,75% condizionati alla tenuta del trigger posto al 30% degli strike, pari a un rendimento potenziale annuo del 9% ed a protezione del capitale investito, il certificato include una barriera europea sempre al 30%, che viene verificata esclusivamente alla scadenza naturale del prodotto, prevista per luglio 2027. La caratteristica di interesse per questa emissione è sicuramente la struttura Step Down associata alla possibilità di rimborso anticipato: a partire da ottobre 2025, ogni cinque date di osservazione il certificato potrà scadere anticipatamente se tutti e tre i sottostanti risultano superiori a un livello di trigger che decresce progressivamente del 5%. Si parte da un trigger al 95% del valore iniziale, per poi scendere gradualmente fino al 75%, con la possibilità di uscita automatica se il mercato offre condizioni favorevoli. Questa architettura Step Down offre, come sappiamo, un duplice vantaggio per l’investitore: da un lato, consente di monetizzare in anticipo i premi futuri in caso di rialzo o stabilizzazione dei titoli nel medio termine, garantendo una chiusura anticipata del certificato con restituzione del capitale nominale e dall’altro, la progressiva discesa del trigger migliora la probabilità di rimborso anticipato anche in contesti di lateralità o moderato ribasso. Il certificato DE000UG7YFU9 rappresenta dunque una soluzione tattica in una fase in cui i mercati restano imprevedibili e i titoli automobilistici oscillano tra innovazione, margini compressi e tensioni macroeconomiche. 

 

 

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