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La ricerca del rendimento ha spinto il mercato verso quelle tipologie di certificati concepiti per consentire un flusso cedolare periodico. Alla maggior diffusione tuttavia si accompagna una crescente confusione sull'interpretazione delle tante date caratteristiche.
Articolo del 07/01/2019 a cura della Redazione
Tra le strutture preferite dagli investitori e più emesse dell’ultimo biennio c’è senza dubbio quella dei cosiddetti Phoenix, che prende i più svariati nomi commerciali ( a titolo di esempio si ricordano oltre ai Phoenix Certificates – con o senza memoria - , i Cash Collect – con o senza opzione Autocallable - , gli Express Coupon Plus, i Crescendo Rendimento, i Premium e tutta la famiglia degli Athena).
La ricerca del rendimento ha spinto infatti il mercato verso questa particolare tipologia di certificato che viene concepito per consentire un flusso cedolare periodico – condizionato o incondizionato –e una forma di protezione condizionata del capitale che li fa differire dalle più note obbligazioni e che in virtù di questo crea i presupposti per un rendimento che in alcuni casi può arrivare alla doppia cifra su base annua. In molti li acquistano ormai perché li ritengono più “facili” da gestire, in considerazione delle date di rilevazione trimestrali o semestrali che riducono almeno potenzialmente l’orizzonte di investimento, o per ottenere quel rendimento periodico ormai divenuto un ricordo dalle più classiche obbligazioni o dai Titoli di Stato. Inoltre c’è una fetta sempre più importante del mercato che ne valorizza l’efficienza fiscale, acquistandoli in prossimità delle date di rilevazione per recuperare le minusvalenze in carico nel proprio zainetto fiscale.
Ma con la maggiore diffusione si deve registrare anche una crescente confusione sulle modalità di interpretazione delle tante date che contraddistinguono la struttura. Data di valutazione, ex-date , record date e data di pagamento, ciascuna ha il suo ruolo e proprio le due più importanti sono quelle più difficili da reperire nella documentazione redatta dagli emittenti, al punto che il CedLAB sta lavorando affinché ai propri utenti vengano fornite tutte le informazioni caratteristiche nella tabella di rilevamento.
Ma vediamo a cosa servono e come si relazionano tra loro.
A titolo esemplificativo: Bisogna innanzitutto tenere ben presente che il mercato regola a T+2. Borsa stabilisce - con proprio Avviso - la data Ex-diritto partendo dalla Record Date, la quale è fissata dall'emittente. Quindi: