Il nuovo certificato di Leonteq offre un premio mensile significativamente superiore rispetto al gemello Autocallable (1,5% vs 1,25%)
Articolo del 24/10/2022 a cura della redazione
Tre titoli italiani tra i più rappresentativi del nostro mercato, tre barriere molto protettive (poste sui medesimi livelli), un’unica, ma fondamentale, differenza tra i due certificati trattati. Può essere così sinteticamente rappresentata la nuova emissione targata Leonteq su tre titoli italiani: il primo, Enel, proveniente da una lunga fase di difficoltà legata ai rialzi dei prezzi delle materie prime energetiche, che però sembrerebbe aver incassato un’importante sostegno pubblico sul debito; il secondo, Intesa Sanpaolo, che ha assorbito egregiamente gli stress legati alle tensioni politiche in Italia e che, grazie alla solidità di bilancio, alla qualità degli attivi ed al rialzo dei tassi di interesse, ha vissuto diverse settimane di marcata overperformance rispetto al FTSE Mib (+8% di Intesa vs il +1,35% dell’indice da inizio settembre); il terzo, Generali, viaggia da circa tre mesi piuttosto stabilmente tra i 13,7 euro ed i 15,5 euro, con una volatilità storicamente contenuta.
Come accennato, gli strike e le barriere sui titoli sono gli stessi per i due certificati che andremo a presentare a breve, con il knock out di Enel posto a 2 euro (sfiorato dal titolo soltanto nel 2012 dalla quotazione), la barriera di Intesa Sanpaolo a 0,8377 (livelli toccati più volte dall’azione soltanto durante la crisi del debito sovrano) e quella di Generali a 6,9025 euro (quotazione che il titolo non raggiunge dalla fine degli anni 80). Entrambi i prodotti presentano durata massima pari a 3 anni (scadenza 17 ottobre 2025) ma uno dei due certificati è dotato della cosiddetta opzione “softcallable”, ossia il diritto in capo all’emittente di richiamare a propria discrezione il prodotto in corrispondenza di ciascuna data rilevamento mensile prevista, a partire dalla quarta. Tale “rischio” è tuttavia molto ben remunerato da parte di Leonteq, presentando il certificato Softcallable un premio mensile significativamente superiore rispetto al suo omologo Autocallable (1,5% vs 1,25%).
Il codice ISIN del Phoenix Memory Softcallable è CH1216489471, offre un rendimento annualizzato a scandenza pari a circa il 18%, in considerazione della quotazione ask vicina alla parità (entrambi i certificati sono acquistabili sul Cert-X) e può essere richiamato anticipatamente a discrezione di Leonteq a partire dalla data di osservazione del 10 febbraio 2023 (e alle successive date a cadenza mensile). Il premio mensile, dotato di effetto memoria, verrà pagato qualora tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 50% dei rispettivi strike price; nel caso in cui il prodotto non sia richiamato anticipatamente dall’emittente ed arrivi a scadenza, rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio dell’1,5%, qualora Generali non perda un ulteriore 52% circa dalla quotazione corrente.
Il suo gemello (un classico Phoenix Memory Step Down, con ISIN CH1216489489) prevede invece un premio mensile inferiore (1,25%, con trigger premio al 50% degli strike) ed un rendimento annualizzato a scadenza pari al 15,34%, ma viene rimborsato automaticamente soltanto qualora, a partire dalla data di osservazione del 10 febbraio 2023 (e alle successive date a cadenza mensile), tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 100% dei rispettivi strike (il trigger autocallable decresce del 5% ogni anno). Anche in questo caso, il buffer barriera del worst of Generali è pari al 52%.
(Fonte CedLAB)