Un maxi premio iniziale a dicembre e osservazioni trimestrali per le cedole successive da marzo 2023. Il piano di attacco e difesa messo a punto da Goldman Sachs è pronto ed è già sul mercato.
Articolo del 04/07/2022 a cura della redazione
Arrivati al giro di boa del 2022 è tempo di bilanci e per i mercati azionari il saldo è negativo a quasi tutte le latitudini per oltre 20 punti percentuali, con prospettive al momento poco rosee per il secondo semestre. Non è andata meglio sul fronte obbligazionario, con i principali benchmark decennali in rialzo e i relativi bond già emessi in calo del 25%. Un quadro complessivamente negativo che spinge gli investitori alla ricerca di soluzioni in grado di contenere i rischi azionari, prospettare rendimenti pari o superiori al tasso di inflazione previsto per i prossimi anni e se possibile di consentire il recupero delle minusvalenze fin qui accantonate o da generare nei prossimi mesi. Una risposta arriva dal segmento dei certificati e più in particolare da Goldman Sachs, che ha recentemente portato in quotazione sul SeDeX di Borsa Italiana Euronext una serie di 5 nuovi Cash Collect Maxi premio Autocallable studiati per fornire all’investitore uno strumento capace di gestire lo zainetto fiscale al meglio e di fornire una redditività potenzialmente elevata con rischi controllati.
La serie di nuovi Cash Collect Maxi Premio Autocallable si compone di 5 certificati , tutti con scadenza triennale e strutturati con le medesime caratteristiche di base. Più in particolare, fissati i livelli strike alla chiusura dello scorso 23 giugno, i 5 certificati riconosceranno un primo maxi premio fisso ( incondizionato) compreso tra il 12,50% e il 18% in data 23 dicembre 2022, in tempo utile per sfruttare eventuali minusvalenze presenti nello zainetto fiscale generate nell’anno 2018. Successivamente, a partire dal terzo trimestre, ossia da marzo 2023, inizieranno ad osservare l’andamento dei rispettivi sottostanti al fine di pagare dei premi condizionati con effetto memoria ed eventualmente di attivare l’esercizio anticipato. La condizione affinché possano essere riconosciuti i premi trimestrali, tra l’1,75% e 4,75% per periodo, è che i rispettivi sottostanti fotografino una variazione negativa non superiore al 40% dai prezzi fissati in emissione mentre per l’esercizio dell’opzione Autocallable sarà necessario che i prezzi rilevati siano almeno pari a quelli di partenza ( trigger autocallable al 100%). Infine, qualora si arrivi alla scadenza naturale, la caratteristica asimmetria di rendimento dei Cash Collect consentirà all’investitore di rientrare dell’intero capitale nominale anche a fronte di ribassi dei sottostanti azionari contenuti entro il 40% ( barriera al 60% europea) e di subire perdite equivalenti alla performance negativa del titolo peggiore, solo nel caso in cui un componente del basket si trovi al di sotto della barriera.
Analizzando i vantaggi e i rischi dei nuovi certificati di Goldman Sachs è possibile evidenziare la protezione condizionata del capitale fino a perdite dei titoli azionari sottostanti entro il 40% dall’emissione, la certezza di ricevere un premio iniziale molto consistente, da destinare idealmente all’abbattimento delle minusvalenze e di poter puntare a rendimenti annualizzati tra il 7 e 19% anche a fronte di un andamento negativo del mercato sottostante, con effetto memoria. Sull’altro piatto della bilancia, oltre ai rischi caratteristici dei certificati, si sottolinea l’aleatorietà dei rendimenti successivi al primo maxi premio e il capitale a rischio per valori dei sottostanti inferiori alla barriera. Per poter valutare quanto sia concreto quest’ultimo rischio è utile guardare alla composizione dei basket sottostanti e alle volatilità dei relativi titoli. A titolo esemplificativo , il certificato avente codice ISIN GB00BQ3Y5S36 è legato a un basket bancario composto dai titoli Banco BPM, Unicredit e Bank of America e prevede un maxi premio iniziale del 12,05% e successivi premi periodici trimestrali dell’1,75% ( 7% p.a.).
Osservando le volatilità implicite dei tre titoli, che esprimono il grado di rischiosità rappresentato dalla forza delle oscillazioni, si nota come queste siano mediamente nell’ordine del 40%, un livello peraltro elevato se rapportato alle rispettive volatilità storiche. Viceversa, il Cash Collect Maxi Premio Autocallable avente codice ISIN GB00BQ3Y5V64 paga un primo maxi premio del 18% e successive cedole trimestrali del 4,75% ( 19% p.a.), essendo agganciato a un basket composto dai titoli Roche e Novavax: se il primo è caratterizzato da una volatilità implicita perfino inferiore a quella dei titoli bancari visti in precedenza ( 32%), il secondo titolo viaggia invece a una velocità tale da fissare l’IV al 114%. Trattandosi di basket di tipo “worst of”, dove cioè sarà sempre il titolo più debole a determinare il pagamento dei premi condizionati e il rimborso del capitale alla scadenza, si comprende come sia rilevante che uno dei costituenti del basket presenti un valore di volatilità così elevato. Inoltre, sempre dal punto di vista dell’impatto sui prezzi, tipicamente a una volatilità molto alta corrisponde anche un grado di correlazione più basso tra i titoli, che esprime la maggiore rischiosità associata all’investimento.
Nel mezzo, con volatilità certamente più in linea con la media di mercato e rendimenti potenziali allettanti in un contesto inflattivo come quello che stiamo vivendo, si segnalano i basket composti da Ferrari e Tesla ( 15% di maxi premio e 2,50% a trimestre) , BMW e Tesla ( stesso maxi premio iniziale ma cedole condizionate successive inferiori, pari al 2,25%) e infine un paniere sui semiconduttori , composto da STMicroelectronics, Qualcomm e Nvidia, con premio iniziale del 14% e successive cedole del 2% a trimestre.