Redazione / Approfondimento

STEP DOWN CASH COLLECT

Il trigger autocallable scende velocemente del 10% ogni sei mesi, ecco le nuove 17 proposte firmate UniCredit con premi annui fino al 33%

Articolo del 05/01/2022 a cura della redazione

Torna l’asimmetria con le condizioni di mercato che sono leggermente mutate rispetto ad un trimestre fa e che spingono inevitabilmente a guardare il 2022 con una dose di protezione in più. Sono queste le caratteristiche che muovono la nuova emissione di Step Down Cash Collect firmata UniCredit, capace di garantire un giusto mix di sottostanti, volatilità e correlazione, per la strutturazione di prodotti che sulla carta risultano essere particolarmente adattivi a contesti di mercato anche moderatamente ribassisti. Sempre presente la cedola a memoria, che consente di accantonare i premi eventualmente non distribuiti in caso quindi di mancato rispetto delle condizioni previste che sono il 60% o il 70% dei livelli iniziali.

Barriera capitale rilevata solo a scadenza, anche questo ormai un must per i certificati a capitale protetto condizionato con premi periodici, certamente aiuta l’investitore ad affrontare le fasi di mercato anche più turbolente. Da segnalare anche i basket worst of prescelti, particolarmente utili per puntare su determinati temi o settori di mercato: dal food con Coca Cola, McDonald’s e Beyond Meat, ai Social con Meta Platforms, Snap e Twitter, agli smart payments con JP Morgan, Paypal e Coinbase, ma anche con un secondo basket composto da American Express, Block, Nexi e Paypal. Presenti anche temi con l’energia alternativa (Plug power, Infineon, Solaredge) e il tema biotech e vaccini (Biontech, Moderna e Biogen). Contiamo poi un basket totalmente composto da banche, uno da titoli assicurativi e ben cinque proposte legate a titoli di Piazza Affari.

A latere di questi basket tematici girano anche proposte con titoli decorrelati ovvero appartenenti a settori differenti, utili per spingere l’asimmetria e il rendimento. È il caso del Cash Collect Step Down legato a Nio, Tesla e Varta (Isin DE000HB26FA2) che a fronte di una barriera capitale fissata al 70% presenta di contro un rendimento cedolare dell’8,25% trimestrale, pari quindi al 33% annuo. Sul fronte dei rendimenti potenziali segue la proposta sulle energie alternative e sul tema vaccinale, grazie alla possibilità di monetizzazione dell’elevata volatilità dei sottostanti. A seguire con un 6,25% trimestrale di cedole si posizionata una proposta dove trovano spazio Ford, Renault, Tesla e Tenaris (Isin DE000HB26F70).

Guardando a Piazza Affari, i rendimenti cedolari sono di tutto rispetto, si va dal 2,95% trimestrale legato ad Eni, Enel e Intesa San Paolo (Isin DE000HB26EU3) fino al 4,55% della proposta legata ad Enel, Intesa San Paolo e Telecom Italia (Isin DE000HB26EZ2).

Ma è sul fronte del payoff la vera novità di questa nuova serie che non solo presenta rendimenti di tutto rispetto ma ha anche in struttura opzioni accessorie che rendono questi certificati ancor più asimmetrici. Infatti il ritmo dello “step down” sul fronte dell’opzione autocallable, cresce addirittura con scalini del 10% ogni due rilevazioni. Grazie a questo meccanismo infatti, il certificato può rimborsare anticipatamente alla scadenza biennale anche qualora i valori dei sottostanti siano scesi da strike. Per tutta la serie il funzionamento è il medesimo: la prima data di rilevazione prevista per marzo 2022 è valida solo per il pagamento della cedola, la seconda data (giugno 2022 e settembre 2022) entrerà in gioco l’opzione autocallable con trigger che come di consueto sarà pari al 100% del valore iniziale, a partire dalla data di dicembre 2022 e così di sei mesi in sei mesi, il trigger scenderà del 10% e nel caso specifico sarà pari al 90% per poi decrescere all’80% a giugno 2023 e al 70% a dicembre 2023. Da qui rimarrà fisso fino alla naturale scadenza. Pertanto si comprenderà come ad esempio a dicembre 2023 l’investitore potrà aver incassato tutti e 8 i premi previsti e vedersi rimborsato anticipatamente il certificato anche qualora il worst of sia in flessione dallo strike iniziale entro il -30%.

Un’emissione sicuramente interessante sia in termini di diversificazione che per aumentare le dosi di protezione e asimmetria del proprio portafoglio investimenti.