Redazione / Approfondimento

Trading On line: è boom

Tra gli effetti dei lock down la crescita esponenziale del Trading On Line

Articolo del 13/09/2021 a cura della redazione

Tra gli effetti portati dalla pandemia e dal lockdown, secondo quanto registrato dall’osservatorio di Consob nel 2020, si è riscontrato un aumento delle attività di Trading rispetto ai due anni precedenti. In particolare, sono saliti a 424,8 miliardi di euro gli scambi su strumenti finanziari negoziati per conto della clientela dagli intermediari italiani rispetto ai circa 397 miliardi dei periodi precedenti. Entrando nello specifico dei dati, circa un quarto degli scambi, ovvero 105,8 miliardi, sono della clientela retail con un incremento di circa 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Il maggior contributo arriva dal segmento dei derivati, con un incremento vicino al 20%, seguito dai titoli azionari, che hanno registrato un volume di scambi superiore per il 10% rispetto all’anno precedente. In calo il segmento dei titoli di stato esteri e delle obbligazioni corporate che, come era lecito aspettarsi, sono stati penalizzati dalle dinamiche delle politiche monetarie.

Strumenti finanziari negoziati in conto proprio da intermediari italiani

Fonte CONSOB (miliardi di euro)
Oicr titoli derivati titoli di capitale italiani titoli di capitale esteri titoli di stato esteri e di agenzie internazionali titoli di Stato italiani obbligazioni di imprese finanziarie obbligazioni di imprese non finanziarie altri titoli totale
2018 Q1 4,4 1.214,4 5,3 10,3 40,1 181,7 60,5 25,8 0,0 328,1
2018 Q2 4,5 641,3 8,1 11,3 43,0 164,8 52,1 25,9 0,0 309,7
2018 Q3 3,1 637,8 3,5 7,9 36,1 101,2 49,0 14,5 0,0 215,3
2018 Q4 3,2 606,4 3,7 9,0 33,0 114,6 60,2 18,1 0,0 241,8
2018 totale 15,2 3.099,9 20,6 38,6 152,2 562,2 221,8 84,3 0,1 1.094,9
2019 Q1 2,9 547,8 4,6 9,1 36,6 135,7 57,3 68,8 0,0 315,0
2019 Q2 2,8 504,1 4,2 10,6 39,0 102,8 51,2 90,5 0,0 301,0
2019 Q3 3,3 410,8 4,3 9,8 35,3 120,4 46,0 62,2 0,0 281,4
2019 Q4 3,8 416,7 4,0 9,8 27,1 101,8 56,9 54,2 0,0 257,6
2019 totale 12,9 1.879,5 17,1 39,3 138,0 460,7 211,4 275,6 0,0 1.155,0
2020 Q1 5,2 595,4 5,9 14,3 41,0 148,8 60,7 240,0 0,0 516,0
2020 Q2 3,4 800,7 4,3 12,6 45,3 200,8 48,2 78,8 0,0 393,6
2020 Q3 3,1 581,2 4,1 11,6 26,0 162,8 13,3 23,2 0,0 244,2
2020 Q4 3,7 485,6 4,4 11,0 32,2 175,9 13,0 11,8 0,0 252,0
2020 totale 15,4 2.462,8 18,7 49,6 144,6 688,4 135,2 353,9 0,0 1.405,8

Nel segmento dei derivati rientrano i Certificati che continuano a crescere sia a livello investment che leverage. In particolare, sul mercato italiano il segmento Investment ha raggiunto quota 6000 mila strumenti quotati, con un flusso mensile di nuove emissioni che supera i 100 Isin. Anche il segmento Leverage è in piena attività soprattutto per quanto riguarda la copertura di nuovi sottostanti. Nel finire del 2020 sono stati coperti i principali titoli farmaceutici, mentre negli ultimi mesi è aumentata la copertura sulle società cinesi.

A livello europeo, guardando ai report diffusi da Spectrum Markets, il mercato pan-europeo dei certificati, è tangibile la crescita del segmento con il record di 61,2 milioni di certificati scambiati nel mese di luglio. Allargando l’orizzonte, nel secondo trimestre 2021 il numero dei certificati passati di mano è cresciuto dell'86% rispetto all'anno precedente, con 182 milioni di strumenti che sono stati scambiati sulla borsa paneuropea da aprile a giugno, rispetto ai 98 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso.

In scia agli ottimi dati, Spectrum Markets ha annunciato in questi giorni di aver allargato il proprio ventaglio di offerta dei Turbo. In particolare, oltre agli indici, ai cambi e alle materie prime, sono ora negoziabili prodotti legati a una selezione di titoli azionari in quotati in Europa e negli Stati Uniti. Con questo nuovo filone vengono coperti i principali titoli del settore IT, dei bancari/finanziari e del commercio/e-commerce con una lunga lista società che da Alphabet, Amazon e Tesla, insieme ad altri nomi celebri di lunga data come LVMH Group, Coca-Cola Company, AstraZeneca e Deutsche Bank. Non mancano i sottostanti di tendenza come Beyond Meat, il gruppo olandese di pagamenti Adyen e la società cinese di veicoli elettrici NIO. Per il mercato italiano i primi titoli ad entrare con i Turbo sono Intesa Sanpaolo, Telecom Italia e UniCredit.