Redazione / Approfondimento

INCREMENTARE LE POSSIBILITA' DI RENDIMENTO CON I NUOVI RECOVERY TOP BONUS

Come trasformare gli investimenti azionari in portafoglio in posizioni più efficienti, anche in caso di correzioni del mercato.

Articolo del 14/07/2021 a cura della redazione

Seconda decade di luglio, per la statistica degli ultimi 50 anni il periodo più profittevole dell’anno sullo S&P500 che fa da supporto al mese di agosto, che al contrario per la stagionalità è stato spesso portatore di performance negative. Stiamo entrando in una fase calda, non solo meteorologicamente parlando, per i mercati azionari con gli indici americani sui massimi, una volatilità sui minimi e volumi che giorno dopo giorno tenderanno a diminuire. Un contesto di mercato che nasconde più insidie che opportunità, se si guarda nello specchietto retrovisore a dove erano titoli e indici fino a qualche settimana fa, che può essere affrontato con gli strumenti giusti con l’obiettivo di raggiungere profitti controllando e riducendo i rischi.

Tra le numerose soluzioni a disposizione dell’investitore si segnala ad esempio l’ultima emissione di Societe Generale, che ha portato in quotazione in Borsa Italiana una serie di Recovery Top Bonus che offrono la possibilità di replicare un’esposizione lunga su diversi sottostanti del mercato italiano, lasciando spazio al prezzo di esibire quella che è la volatilità propria senza dover necessariamente aggiustare le posizioni per oscillazioni di media entità.

Questa tipologia di certificati, a capitale condizionatamente protetto, risulta quindi migliorativa in termini di rischio rendimento rispetto all’investimento diretto in azioni in quanto, in un periodo massimo di 12 mesi, è in grado di generare il rendimento previsto, dato dalla differenza del prezzo di acquisto e il possibile rimborso di 100 euro, al rispetto della barriera del capitale posta ad una distanza mediamente del 10% dai prezzi strike. Contrariamente, una discesa al di sotto del livello ko comporterebbe un valore di rimborso pari al nominale rettificato per la performance negativa da strike, replicando perfettamente quello che è l’effetto di un acquisto diretto del sottostante.

I rendimenti offerti vanno dal 5,76% in poco più di due mesi al 15,47% a giugno 2022. L’emissione permette inoltre un buon grado di diversificazione: sono diversi i settori toccati, in particolar modo il bancario e assicurativo con Generali, Intesa, Banco BPM e Unicredit. Seguono i noti titoli del nostro listino Enel, Eni e Tenaris, rappresentanti dell’energetico, Ferrari e Moncler, titoli del lusso e a chiudere diversi nomi di nota importanza, Telecom Italia, Stellantis e Leonardo. Ad esempio, per chi volesse compiere un’operazione di più breve termine, spicca il Recovery Top Bonus scritto su Tenaris (DE000SF0NUK2), struttura che offre un rendimento intrinseco, considerando il prezzo di emissione, dell’8,52%, e il prezzo lettera attuale di 93,60 euro pari al 6,84%, in soli due mesi e mezzo a patto che il titolo non scenda a scadenza al di sotto degli 8,2 euro ( ultimo prezzo 8,812 euro). Chi invece punta a operazioni di più ampio respiro, risulta ottimale il prodotto legato ad Intesa Sanpaolo (DE000SF0NUB1) con scadenza giugno 2022 e un rendimento potenziale di ben 14 punti percentuali, dato da un prezzo di 87,9 euro e una barriera posta in corrispondenza di quota 1,80 euro. Per chi intendesse sfruttare il momento positivo per l’Italia, come la banca d’investimento JPMorgan suggerisce dopo un lungo periodo, non resta altro che scegliere il miglior sottostante e lasciare che il tempo faccia il suo corso.