Redazione / Approfondimento

TURBO 24, COME INVESTIRE SENZA COMPOUNDING EFFECT

I certificati a leva dinamica consentono di avere un’esposizione diretta ai movimenti del sottostante conoscendo in anticipo, a seconda delle varie leve, quale sarà il prezzo dello strumento a determinati livelli del suo sottostante.

Articolo del 29/03/2021 a cura della redazione

Questa tipologia di certificati leverage possono così abbracciare una molteplicità di utilizzi, dalla copertura di portafoglio, all’hedging di posizione ovvero al trading, di breve termine o multiday.

Dobbiamo necessariamente distinguerli dai certificati a leva fissa che per il loro funzionamento sono adatti quasi esclusivamente al trading intraday o di brevissimo termine. La differente metodologia della leva, non sempre adeguatamente compresa dagli investitori, può causare ingenti perdite nella gestione delle posizioni proprio perché il ribilanciamento dello strike giornaliero dei certificati leverage a leva fissa può causare un forte disallineamento di performance rispetto all’andamento del sottostante. Tanto più è ampia la volatilità dei prezzi a livello giornaliero e tanto più c’è disallineamento e pertanto il fattore dell’interesse composto, anche conosciuto come compounding effect, rappresenta un elemento da tenere in debita considerazione.

L’errore più frequente che si commette è quello di acquistare un certificato a leva fissa, sbagliare direzione e magari attendere, convinti che prima o poi il sottostante torni ai livelli di prezzo iniziali. Il recupero del sottostante può anche avvenire ma importante è il come e il quando. Quando si acquistano i prodotti a leva fissa tanto è più alta è la volatilità tanto più questa impedirà di fare i conti con il risultato che si andrà ragionevolmente ad ottenere. Cosa che non accade per i certificati a leva dinamica. Abbiamo visto anche nel recente passato come certificati a leva fissa agganciati a singoli sottostanti fortemente volatili, proprio per la loro forte escursione dei prezzi giorno dopo giorno, hanno causato di fatto l’azzeramento dei certificati a leva fissa.

COMPOUNDING EFFECT

Vediamo due casi proprio per capire come l’interesse composto rappresenta più di un fattore, il cui impatto non può certo essere valutato a priori. Prendiamo due differenti casi, ovvero un leva fissa X7 in un contesto di bassa volatilità e un leva fissa X7 in un contesto di alta volatilità.

Elaborazione CED

Elaborazione CED

Nella prima tabella vediamo dove a fronte di un sentiero dei prezzi che non subisce forti escursioni durante le varie sedute di borsa, la performance del leva fissa rispecchia approssimativamente quella registrata dal sottostante con l’effetto leva. Discorso che muta drasticamente quando applichiamo questa metodologia di calcolo ad uno scenario dove il sentiero dei prezzi è molto volatile. Numeri alla mano, con un’escursione molto marcata a livello percentuale a fronte di un saldo del 2% del sottostante il leva fissa long X7 vira addirittura in territorio negativo del 17,82%. Ecco rappresentato cosa a livello estremizzato può accadere su un leva fissa ad alta leva su un sottostante che segna forti escursioni giornaliere.

Nei certificati a leva variabile nella formazione dei prezzi non ha alcuna rilevanza la volatilità del sottostante né l’effetto temporale e pertanto è sempre possibile stimare un prezzo per ogni livello del sottostante (Turbo Calculator). Solo con i certificati a leva variabile permettono quindi di strutturare efficienti strategie di trading multiday o coperture di portafoglio.