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Microsoft, Apple e non solo: il Cash Collect per chi crede sulla forza dell'AI e del cloud

Protezione condizionata e premi sopra la media: il nuovo Cash Collect di UniCredit parla agli investitori esigenti alla ricerca di rendimento.

Articolo del 26/05/2025 10:17:46 a cura della redazione

In un contesto di mercato ancora dominato dall’incertezza macroeconomica e dalle tensioni legate alle politiche commerciali internazionali, le recenti trimestrali di alcuni dei maggiori titoli tecnologici statunitensi hanno fornito segnali misti, contribuendo a delineare un quadro complesso ma ricco di opportunità selettive. Apple ha chiuso il secondo trimestre fiscale 2025 con ricavi in crescita a 95,4 miliardi di dollari (+5% anno su anno), supportati da un’espansione dei servizi a 26,6 miliardi e da margini operativi solidi, mentre l’utile netto è salito a 24,8 miliardi. Nonostante un leggero calo delle vendite in Cina, la capacità dell’azienda di preservare margini elevati conferma la sua resilienza anche in fasi meno espansive del ciclo. Intel, invece, continua il proprio percorso di ristrutturazione interna: il primo trimestre 2025 ha visto ricavi stabili a 12,7 miliardi di dollari ma un risultato netto negativo di 821 milioni. Nonostante il calo degli EPS e dei margini, la società ha annunciato piani per ridurre le spese operative e rilanciare la propria competitività, puntando su AI e foundry. L’interesse del mercato resta vivo, anche grazie alla parziale cessione di Altera, che libera risorse per focalizzarsi sul core business. Tesla ha attraversato un trimestre di transizione, con ricavi in calo del 9% a 19,3 miliardi e un utile netto ridotto a 409 milioni. Tuttavia, la società ha sottolineato il potenziale della divisione energy, con margini in crescita e record di distribuzione dei Powerwall. Nonostante la pressione sul pricing e il rallentamento nelle consegne (-13% YoY), l'azienda conferma il proprio orientamento strategico verso l'intelligenza artificiale, l’autonomia e la scalabilità produttiva.  Microsoft, nel terzo trimestre ha registrato risultati sopra le attese con ricavi in crescita del 13% su base annua a 70,1 miliardi di dollari, trainati da una robusta espansione della divisione cloud (+20%): il segmento Intelligent Cloud, che include Azure, ha toccato i 26,8 miliardi di ricavi (+21%) dove l’integrazione dell’intelligenza artificiale in tutta l’offerta ha rafforzato la posizione competitiva di Redmond, con Azure in crescita del 33% e Microsoft 365 commerciale in accelerazione.

È su questo sfondo che UniCredit ha recentemente collocato un Cash Collect Memory, ISIN DE000UG6NZK3, strutturato su un paniere Worst-Of composto proprio da Apple, Microsoft, Intel e Tesla. Il prodotto si caratterizza per una cedola potenziale mensile con effetto memoria, il cui pagamento è subordinato alla performance del sottostante peggiore, ovvero al rispetto del livello barriera fissato al 60% del prezzo iniziale. Il certificato prevede inoltre la possibilità di rimborso anticipato mensile a partire da agosto, qualora tutti i sottostanti siano almeno pari al 100% del livello iniziale. La cedola, per un rendimento lordo annualizzato che può superare il 23%, è pari all’ 1,94% per ogni data di osservazione intermedia. La scadenza è fissata a maggio 2028 e la protezione del capitale condizionata alla barriera europea del 60% a scadenza. Sotto tale soglia, il capitale restituito sarà proporzionale alla performance del sottostante peggiore da strike. Il posizionamento settoriale del paniere, fortemente tecnologico, riflette una scelta precisa: intercettare la volatilità implicita elevata di titoli growth per massimizzare il premio di rischio riconosciuto in cedola e barriera. L’elevato rendimento potenziale va dunque letto come compensazione per la variabilità attesa del comparto, soprattutto in uno scenario globale caratterizzato da tassi ancora restrittivi e da un ciclo industriale in rallentamento. Il certificato si rivolge a investitori con un orizzonte temporale medio-lungo che intendano sfruttare la volatilità dei big tech USA.