In una fase di volatilità crescente e massicce vendite sui tecnologici, la nuova emissione di UniCredit offre barriere profonde e premi sostenuti per bilanciare rendimento e protezione
Articolo del 18/03/2025 a cura della redazione
La recente correzione dell'indice Nasdaq rappresentativo del comparto tecnologico, che ha perso oltre il 10% dal picco di febbraio, segnala una fase cruciale per i mercati azionari globali. L'aumento di volatilità scatenato dall'amministrazione Trump, impegnata in un deciso rebalancing economico e geopolitico, ha innescato un inevitabile riposizionamento degli investitori istituzionali. Il cosiddetto flight to quality ha portato a un marcato deleveraging dei portafogli, con l'obiettivo di mitigare l'impatto della crescente incertezza e proteggere il capitale accumulato durante la precedente fase di rialzo. Di conseguenza, i titoli tecnologici, protagonisti assoluti degli ultimi due anni hanno subito forti pressioni di vendita, con colossi come Nvidia, Intel e AMD che hanno registrato perdite consistenti nonostante fondamentali aziendali ancora solidi. In un contesto di mercato così sfidante, la gestione strategica della decorrelazione tra asset diventa un elemento chiave. Gli investitori sono oggi più che mai alla ricerca di soluzioni che possano coniugare rendimenti attraenti con livelli di rischio contenuti, specialmente alla luce dell'attuale scenario caratterizzato da una volatilità destinata a rimanere elevata, almeno nel breve termine.
In risposta a queste esigenze, UniCredit ha appena lanciato sul mercato un nuovo certificato Cash Collect con effetto memoria e di tipo autocallable: questo strumento, Isin DE000UG3YEJ4, rappresenta un'interessante opportunità proprio perché arriva in un momento in cui i tre titoli sottostanti quali Advanced Micro Devices, Intel e Nvidia, hanno corretto dai loro massimi permettendo di fissare gli strike su livelli interessanti. Infatti, a pochi giorni dall’emissione i titoli sono al di sopra dei livelli iniziali aumentando significativamente le probabilità di autocall nei prossimi mesi. Il certificato offre una struttura chiara e definita: ogni mese viene effettuata una valutazione, e qualora il titolo con la performance peggiore si trovi almeno al 50% del proprio valore iniziale, l’investitore riceverà un premio condizionato mensile del 1,40%, pari a un rendimento annualizzato calcolato sui 100 euro nominali del 16,8%, decisamente competitivo sul mercato.
A partire dalla data di osservazione del 18 giugno se la performance del worst of sarà uguale o superiore al livello previsto per il rimborso anticipato (che decresce progressivamente da 100% a 71% dell1% mese) il certificato verrà automaticamente rimborsato alla pari oltre ai premi accumulati. Qualora invece il certificato giungerà alla scadenza naturale senza un rimborso anticipato, la barriera fissata al 50% dei valori iniziali assicurerà una protezione considerevole mitigando notevolmente il rischio di perdita anche in presenza di una persistente volatilità sul mercato azionario, scenario piuttosto credibile in un regime atipico rispetto ai passati anni. L'investitore riceverà così a scadenza l'importo massimo di rimborso, pari al 100% del valore nominale, purché la performance worst sia superiore alla barriera stessa. Acquistare questo prodotto oggi seppur sopra la parità, in una fase di mercato in cui il settore tecnologico è reduce da una correzione significativa, permetterà di beneficiare di una maggiore probabilità di rimborso ed al contempo, affrontare il clima di volatilità persistente, mantenendo alti i potenziali rendimenti senza temere un erratico market timing.