In scia al rialzo rendimenti per gli stimoli fiscali, UniCredit lancia un nuovo Cash Collect su titoli bancari
Articolo del 11/03/2025 a cura della redazione
Mentre gli investitori cercano strumenti per navigare la complessità dei mercati attuali, i Cash Collect emergono come una soluzione capace di offrire rendimento e protezione condizionata. Questi strumenti, costruiti utilizzando basket di titoli, permettono agli investitori di ottenere cedole periodiche anche in presenza di mercati volatili e prevedono la possibilità di rimborso anticipato qualora tutti i sottostanti si trovino alle date prefissate ad un livello pari o superiore ad una determinata soglia. In un contesto di rendimenti obbligazionari in salita, i Cash Collect rappresentano un'interessante alternativa per chi cerca un flusso di reddito regolare senza esporsi completamente alla volatilità delle azioni. Tra le recenti emissioni di UniCredit, il certificato con codice Isin DE000UG3JRQ2, si distingue per essere scritto su sottostanti puramente bancari, ovvero Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca e Intesa Sanpaolo, che punta a catturare il momentum favorevole del settore finanziario europeo, galvanizzato dal recente cambio di paradigma fiscale.
Il Cash Collect in questione offre cedole periodiche mensili dell'1,32% con effetto memoria condizionate alla tenuta della soglia del 60% dei livelli iniziali dei titoli, che corrisponde, inoltre, alla barriera di protezione del capitale. Una struttura pensata per resistere a una certa volatilità senza compromettere il potenziale di rendimento. Il motivo di questa scelta appare chiaro osservando il contesto macroeconomico: il riaccendersi dello stimolo fiscale in Europa, guidato soprattutto dalla Germania, ha innescato un incremento dei rendimenti obbligazionari, un fattore storicamente favorevole per il settore bancario. L'idea alla base del prodotto è dunque quella di sfruttare un ambiente di tassi più alti che, seppur potenzialmente negativo per i mercati azionari nel complesso, si traduce in margini più ampi per gli istituti di credito.
Il settore bancario europeo sta vivendo una fase di ripresa senza precedenti: dopo anni di tassi a zero o negativi, il repricing del costo del denaro ha dato nuova linfa agli istituti di credito come dimostrato dal rally delle ultime settimane. Il benchmark Stoxx 600 Banks ha registrato un guadagno del 18% da inizio anno, con alcuni titoli che hanno sovraperformato, come Société Générale (+41%) e Sabadell (+34%). Il sentiment positivo è alimentato anche dai massicci programmi di buyback e dalle politiche di consolidamento nel settore. Le fusioni e acquisizioni sono tornate protagoniste, con UniCredit che come sappiamo sta cercando di rafforzare la propria posizione acquisendo Banco BPM, mentre BPER Banca ha lanciato un'offerta su Banca Popolare di Sondrio. In Spagna, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) sta avanzando su Banco de Sabadell, a conferma di una ristrutturazione che sta ridisegnando il panorama bancario europeo. L'aumento dell'M&A riflette la necessità di scalare, ridurre i costi e migliorare la redditività ora che i tassi offrono un maggiore margine di intermediazione. Un altro grande catalizzatore di questa dinamica è sicuramente la politica fiscale espansiva della Germania, che ha promesso centinaia di miliardi di euro in investimenti per difesa e infrastrutture, segnando una netta inversione di rotta rispetto alla tradizionale rigidità sul deficit per un conseguente aumento dei tassi di interesse e dei premi a termine. Il governo di Friedrich Merz ha annunciato un piano da €500 miliardi, con l'UE che sta rivedendo le proprie regole fiscali per consentire maggiore flessibilità sulla spesa militare.
Questo contesto ha spinto i rendimenti obbligazionari ai massimi pluriennali. I Bund decennali tedeschi hanno visto un'impennata di 23 punti base in una sola seduta, il movimento più ampio dal 2022. Le prospettive per il settore bancario rimangono quindi solide: tassi più alti significano maggiori profitti da interesse, mentre la stabilità economica fornita dallo stimolo fiscale potrebbe sostenere la domanda di credito, compensando eventuali rischi di recessione. L'emissione del Cash Collect di UniCredit arriva in un momento strategico per chi guarda al settore bancario europeo come un'opportunità di investimento. La combinazione di tassi più elevati, consolidamento del settore e politiche fiscali espansive crea un contesto favorevole per le banche, che potrebbero continuare a sovraperformare nei prossimi mesi. Sebbene i rischi non manchino dalla geopolitica all'incertezza regolatoria, gli investitori stanno osservando la ripresa del settore finanziario come una tendenza persistente.