Nella nuova emissione di UniCredit, un prodotto su semiconduttori a breve scadenza con rendimento annuo del 13,84%
Articolo del 26/02/2025 a cura della redazione
Advanced Micro Devices, Nvidia e Intel restano il fulcro della rivoluzione tecnologica globale, protagoniste di una corsa agli armamenti nel settore dei semiconduttori che non conosce sosta. Ciascuna delle tre aziende combatte la propria battaglia in un panorama in continua evoluzione, tra regolamentazioni governative sempre più stringenti e una domanda insaziabile di potenza di calcolo. AMD ha saputo trasformarsi da inseguitore a leader in molteplici segmenti: l’acquisizione di Xilinx le ha garantito un vantaggio strategico nei sistemi hardware, mentre l’espansione nel mercato dei data center, con la famiglia di processori EPYC, ha messo sotto pressione il dominio storico di Intel.
Nonostante ciò, il settore resta volatile e AMD deve affrontare sfide legate alla dipendenza dai partner di produzione e alle tensioni geopolitiche che mettono a rischio la supply chain globale. Nvidia, dal canto suo, ha consolidato il proprio status di dominatore dell’intelligenza artificiale, spingendo sempre più in alto le valutazioni di mercato: i suoi chip H100 e la prossima generazione Blackwell stanno ridefinendo i limiti dell’AI, spingendo big tech e istituzioni finanziarie a scommettere su un futuro plasmato dal calcolo ad alte prestazioni. Ma la posizione di Nvidia non è priva di ostacoli: il governo statunitense ha intensificato i controlli sulle esportazioni verso la Cina, costringendo l’azienda a rivedere le proprie strategie di distribuzione e a fronteggiare la concorrenza crescente di attori emergenti e aziende cinesi.
Tutti gli occhi di Wall Street sono puntati sugli earnings di Nvidia: il colosso dei chip, con una capitalizzazione superiore ai 3.000 miliardi di dollari, è visto come il barometro del boom dell’intelligenza artificiale e gli analisti prevedono un fatturato di 38,1 miliardi di dollari, in crescita del 72% su base annua, con un utile netto di 19,6 miliardi. Una guidance solida, infatti, potrebbe rilanciare il rally tech dopo una lateralizzazione durata diversi mesi sul segmento dei semiconduttori. Intel, un tempo il colosso incontrastato del settore, sta lottando per recuperare il terreno perduto: la leadership vacillante, i ritardi nei nodi produttivi e la concorrenza aggressiva hanno eroso il suo primato.
La recente flessione della domanda e le difficoltà operative mettono sotto pressione i margini spingendo il gruppo a tagliare costi e riorganizzare le proprie operazioni in vista di una ripresa che appare ancora lontana. Nella recente emissione di UniCredit si presenta proprio un basket focalizzato sull’innovazione tecnologica, in grado di consentire l’ingresso su una delle tematiche più discussa dell’ultimo anno: il Cash Collect DE000UG361Y5, è proprio un esempio di come gli investitori possano posizionarsi sui titoli tecnologici per ottenere cedole periodiche incondizionate e una protezione parziale del capitale, riducendo l’impatto del market timing sul posizionamento a mercato. Il certificato appena emesso (giovando così di quotazioni più contenute rispetto ai massimi realizzati dal comparto) si basa su un paniere composto da AMD, Intel e Nvidia, offrendo un rendimento potenziale del 3,46% trimestrale (13,84% a/a): la struttura prevede il pagamento delle cedole ed una barriera capitale osservata a scadenza, fissata al 60% del valore iniziale. Il prodotto non prevede la possibilità di un rimborso anticipato che, considerando la scadenza a novembre 2026 ed i premi potenziali, potrebbe suscitare interesse nell’investitore mirato alla generazione di flussi di cassa prestabiliti senza la necessità di dover reinvestire all’estinzione anticipata perdendo i sostenuti premi e gli strike favorevoli. La crescita dell’AI, l’evoluzione delle strategie di produzione e la geopolitica plasmeranno il destino di AMD, Nvidia e Intel nei prossimi anni, con la necessità per gli investitori di trovare il giusto equilibrio tra esposizione al settore e mitigazione del rischio senza perdere l’impatto disruptive di questa nuova frontiera tecnologica.