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LEVA FISSA – Vademecum per l'investitore attento

Il segmento dei certificati a leva fissa rappresenta circa il 56% del segmento Sedex. Di frequente, tuttavia, si scopre che in tanti ignorano il reale funzionamento di strumenti che alla base prevedono delle semplici formule matematiche che conducono alla formazione dei prezzi.

Articolo del 09/09/2015 a cura della Redazione

La leva è fissa e valida solo per una seduta di borsa aperta: il certificato Long permette di guadagnare da possibili rialzi dell’indice sottostante mentre il certificato Short consente di ottenere guadagni da possibili performance negative del FTSE MIB. Ad esempio, se il FTSE MIB registra durante una seduta di negoziazione una performance positiva dell’1%, il certificato Long +7x registrerà una performance positiva del 7%; il certificato Short beneficia invece dei potenziali ribassi dell’indice. I certificati a Leva Fissa non prevedono una barriera disattivante. È invece previsto un meccanismo che evita il rischio di disattivazione: se il sottostante registra una variazione contraria allo scenario d’investimento superiore ad un certo livello, la performance del sottostante verrà ricalcolata sulla base del valore registrato contestualmente al raggiungimento del determinato livello, come se fosse una nuova seduta di negoziazione.

Quanto sopra è di fondamentale importanza quando si sceglie di investire su uno di questi certificati caratterizzati da una leva fissa. Di frequente, soprattutto nell’ultimo periodo, si scopre invece che in tanti ignorano il reale funzionamento di strumenti che alla base prevedono delle semplici formule matematiche che conducono alla formazione dei prezzi. Tra le affermazioni più ricorrenti di chi è in condizioni di perdita sostenuta su uno dei tanti certificati a leva fissa possiamo ricordare:

"Ho comprato il Leva 7X long a 12 euro quando l’indice italiano era a 23.000 punti e oggi che sono passati solamente 7 giorni e l’indice è più o meno agli stessi valori, il Leva Fissa è a 9,5 euro e io perdo il 20%. Ma questa è una truffa! "

FALSO

E’ vero che l’indice ha recuperato i valori di 7 giorni prima, ma quello che si è trascurato è il percorso che ha compiuto per arrivarci. Vediamo più nel dettaglio avvalendoci della tabella " Compounding negativo":

COMPOUNDING NEGATIVO
Giorno Indice Var % Leva Fissa 7X Var %
1 23000 12
2 21631,5 -5,95% 7,002 -41,65%
3 22546,51 4,23% 9,075 29,61%
4 22043,73 -2,23% 7,659 -15,61%
5 21503,65 -2,45% 6,345 -17,15%
6 22170,27 3,1% 7,722 21,7%
7 22906,32 3,32% 9,517 23,24%

" Ho sbagliato direzione e ora sono in forte perdita, avendo prezzo di carico a 19,2 euro contro gli 8 attuali . Ma prima o poi l’indice lo recupererà un 20% e vista la scadenza lontana nel 2019 riuscirò a tornare in possesso dei miei soldi"

PARZIALMENTE FALSO

Anche in questo caso dipende quando avverrà il recupero dell’indice del 20% e in quale modo. Se ad esempio, a partire da domani il FTSE Mib salisse tutti i giorni dell’1,4% per 14 giorni, grazie all’interesse composto della leva 7X avremmo il certificato oltre i 19,2 euro già all’undicesimo giorno e al termine delle due settimane di borsa si sarebbe in guadagno del 237%.

COMPOUNDING POSITIVO
Giorno Indice Var % Leva Fissa 7X Var %
1 23000 8
2 23322 1,4% 8,784 9,8%
3 23648,51 1,4% 9,645 9,8%
4 23979,59 1,4% 10,59 9,8%
5 24315,3 1,4% 11,628 9,8%
6 24655,72 1,4% 12,767 9,8%
7 25000,9 1,4% 14,019 9,8%
8 25350,91 1,4% 15,392 9,8%
9 25705,82 1,4% 16,901 9,8%
10 26065,7 1,4% 18,557 9,8%
11 26430,62 1,4% 20,376 9,8%
12 26800,65 1,4% 22,373 9,8%
13 27175,86 1,4% 24,565 9,8%
14 27556,32 1,4% 26,972 9,8%

Ma quante sono state nella storia le serie positive con un simile track record? Probabilmente nessuna. E’ infatti probabile che tra le sedute positive ci siano delle prese di beneficio, più o meno consistenti. E infatti come si può vedere nell’esempio, sarebbero sufficienti 3 giornate negative per impedire all’indice di raggiungere i 27600 punti e di conseguenza al certificato i 19,2 euro. Anzi, come si può osservare, nonostante il recupero di entrambi sarebbe necessario un periodo molto più lungo per rientrare in area 19 euro e ciò non è detto che avvenga. Il tutto peraltro considerando che anche in questo caso il compounding effect sarebbe positivo, con una performance del 67% per il certificato contro l’8,7% dell’indice.

COMPOUNDING POSITIVO - 2 -
Giorno Indice Var % Leva Fissa 7X Var %
1 23000 8
2 23322 1,4% 8,784 9,8%
3 23648,51 1,4% 9,645 9,8%
4 23979,59 1,4% 10,59 9,8%
5 23332,14 -2,7% 8,589 -18,9%
6 23658,79 1,4% 9,43 9,8%
7 23990,01 1,4% 10,354 9,8%
8 24325,87 1,4% 11,369 9,8%
9 24131,26 -0,8% 10,732 -5,6%
10 24469,1 1,4% 11,784 9,8%
11 24811,67 1,4% 12,939 9,8%
12 24315,44 -2% 11,128 -14%
13 24655,85 1,4% 12,218 9,8%
14 25001,03 1,4% 13,415 9,8%

" Tutto quello che scende prima o poi risale, li tengo lì e prima o poi li rivedrò i 30 euro a certificato".

FALSO

I certificati a leva fissa non sono azioni, semmai fosse vero l’assunto che tutto quello che scende prima o poi risale. Come già si è potuto osservare, se anche l’indice tornasse ai medesimi valori di due anni prima, il Leva Fissa 7X non è affatto detto che sarebbe agli stessi prezzi. Anzi, è molto probabile che avvenga il contrario.

" Sto adottando una strategia che mi porta a mediare al ribasso, così avrò un prezzo di carico sempre più basso e al primo rimbalzo recupererò"

FALSO

Mediare al ribasso è quasi sempre una strategia che non porta a nulla di buono, ma a maggior ragione quando si è su strumenti che come si è visto soffrono della volatilità il rischio di mediare fino a vedere quasi azzerato il valore del certificato è elevato. Per questo motivo è sempre opportuno fissarsi uno stop loss preventivo da rispettare qualsiasi sia il motivo per cui questo è scattato.

"Se è vero che questo certificato fa 7 volte tanto la performance dell’indice, perché ora il FTSE Mib è a +1% e il certificato a +5,4%?"

FALSO

E’ vero che il Leva Fissa moltiplica per 7 le performance dell’indice, ma quelle giornaliere. E inoltre va evidenziato che alla chiusura del mercato Sedex delle 17:25, l’indice FTSE Mib o qualsiasi altro indice non ha ancora fissato il proprio valore ufficiale ( settlement). Volendo si può anche dire che è proprio dalle 17:25 alle 17;40 che l’indice muove maggiormente i propri passi, essendo condizionato dall’asta di chiusura che sul contratto Future scambiato all’IDEM fa spostare i prezzi di diverse decine di punti. Pertanto, alla riapertura del giorno seguente, le due variazioni percentuali potranno non coincidere per effetto del differimento temporale del fixing dei due valori.

" Questi certificati fanno il prezzo che vogliono, ieri pomeriggio ( 24 agosto n.d.r.) ho comprato a 7,45 euro quando l’indice perdeva il 6% e oggi che rimbalza del 4% sono ancora in perdita"

FALSO

I certificati a Leva Fissa derivano il proprio prezzo da una formula matematica e pertanto in qualsiasi momento riflettono l’andamento dell’indice sottostante. Fatte salvo le commissioni di gap, è quindi possibile sempre stimare quale dovrebbe essere il prezzo del certificato in funzione di quello del sottostante. Quello che è accaduto non di rado, non ultimo il 24 agosto, è stato un market making effettuato non dalla figura preposta dell’emittente bensì dai singoli privati, che in assenza della proposta in lettera del market maker hanno concluso contratti a prezzi ben lontani dal fair value. Ciò non dovrebbe accadere, in quanto ci si dovrebbe attendere una presenza fissa e costante del market maker in book a svolgere regolare esposizione delle proposte di acquisto e lettera ma in condizioni di mercato particolarmente volatili come per l’appunto è stato il 24 agosto o in presenza di autorizzazione ottenuta da Borsa Italiana a esporre il solo "Bid", è necessario che l’investitore faccia attenzione a non comprare a prezzi fuori mercato. Il caso del 24 agosto è stato solo l’ultimo di una serie, che ricordiamo ha avuto un certificato sul Brent uno dei suoi maggiori esempi di disallineamento tra le proposte in bid del market maker ( 0,24 euro) e quelle del mercato ( 2,7 euro): una volta ritiratisi dal book i compratori, il prezzo – come da noi più volte segnalato all’epoca – si è prontamente portato a 0,25 euro causando ingenti perdite ai possessori incauti.