Incassare cedole del 6,5% annuo mentre i tassi scenderanno. E’ questo il meccanismo Step Down previsto dal nuovo bond UniCredit
Articolo del 11/01/2024 17:50:35 a cura della redazione
Rimane alta la richiesta degli investitori sul fronte obbligazionario e UniCredit non si fa attendere, riproponendo in negoziazione diretta sul mercato MOT e Bond-X di Borsa Italiana, un nuovo bond dalle caratteristiche potenzialmente molto interessanti. Dal 10 gennaio è infatti disponibile una nuova soluzione di investimento, ovvero un bond a Tasso Fisso Step Down Callable (Isin IT0005579534) con scadenza decennale e di tipo “callable”, che l’emittente potrà richiamare a propria discrezione anticipatamente rispetto alla naturale scadenza.
Peculiare è il funzionamento di tipo Step Down sul fronte delle cedole periodiche: con questa obbligazione l’investitore si garantisce un flusso di premi nettamente più alto rispetto allo yield di mercato per i primi anni di vita del prodotto, cedola che con il meccanismo “decreasing” andrà progressivamente a scendere. In particolare, per i primi due anni il flusso cedolare sarà pari al 6,5% per anno, per poi scendere al 4% p.a. nel biennio successivo, al 3% per il quinto e sesto anno, al 2% per settimo e ottavo, chiudendo all’1,5% per il nono e decimo anno.
Peculiare è altresì il meccanismo di “callability”, che non potrà avvenire prima di gennaio 2025. A discrezione dell’emittente e con preavviso agli investitori, il bond potrà essere rimborsato anzitempo e qualora ciò si verificasse, sarebbe anche lo scenario più favorevole per l’investitore, come vedremo meglio più avanti.
Il taglio minimo per questa emissione è pari a 10.000 euro.
RENDIMENTI ALTI SIN DA SUBITO
Tenuto conto di un acquisto al nominale, il rendimento lordo a scadenza ammonterebbe al 3,57% per anno, un risultato in linea con l’attuale yield di un Titolo di Stato italiano. Ciò che rende l’obbligazione UniCredit nettamente più attraente è lo scenario di mercato che si sta prefigurando: secondo le ultime indicazioni tanto la Federal Reserve quanto la BCE apporteranno dei tagli ai tassi di interesse già a partire dalla primavera 2024 e per quanto riguarda l’area Euro sono previsti fino a 5 tagli. Di fronte a un simile scenario potenziale aumentano considerevolmente le probabilità di un richiamo anticipato dell’obbligazione, sebbene per questo specifico caso il meccanismo step down risponda già alle aspettative.
Lo scenario attuale sconta un taglio dei tassi di riferimento BCE a partire dal meeting di marzo, per poi proseguire a giugno e luglio 2024. La proiezione attesa ad un anno vede oggi un tasso di riferimento scendere dell’1,4% dai livelli odierni. A parità di altri fattori, è evidentemente uno scenario favorevole per tutto il comparto Fixed Income.
Un’accelerazione più marcata del taglio dei tassi di riferimento, come già chiarito, farebbe conseguentemente aumentare le probabilità di esercizio dell’opzione callable da parte dell’emittente. Un richiamo anticipato ad esempio ad inizio 2027, farebbe aumentare lo yield annuo al 5,71% lordo, che scenderebbe al 5,31% in caso di un richiamo al 2028. Il mark-up di rendimento, tenuto conto del differente impatto della fiscalità, rispetto al TdS decennale, si avrebbe con un richiamo al 2032 dove in quel caso lo yield annuo ad oggi sarebbe pari al 4,02%.