Una combinazione di certificati che crea un asset allocation con profilo difensivo ma con rendimento potenziale al 9,64%
Articolo del 15/12/2023 14:01:27 a cura della redazione
Puntuale come ogni inizio mese, torna l’appuntamento con il portafoglio modello di Certificati e Derivati, frutto di un mix tra l’attuale fase del mercato azionario e le potenzialità offerte dal segmento Investment. Nasce così un’asset allocation che si prefigge come obiettivo quello di sfruttare determinati asset sottostanti con le opzioni accessorie che garantiscono flessibilità e asimmetria. Nell’appuntamento del mese di dicembre, rimane decisamente marcato il connotato difensivo dell’asset allocation che vede la presenza di ben due prodotti, che cubano un totale del 33% sull’intero portafoglio, distinti dal profilo di payoff più resiliente in circolazione ovvero i Fixed Cash Collect Airbag. Particolare resilienza è data anche dal “magnet” di Citigroup a cui abbiamo dedicato in passato più di un approfondimento. A livello di sottostanti, proprio al fine di calibrare l’investimento sui temi più interessanti, troviamo tre comparti: il lusso, la cui domanda storicamente anelastica ben si sposa con una view recessiva per il 2024, l’automotive, che pur essendo un settore ciclico mostra più di un segnale di forza, e il bancario, le cui variabili per il mondo dei certificati di investimento sono ancora da poter monetizzare.
IL COMMENTO DELL’UFFICIO STUDI
Questo mese, l’Ufficio Studi di Certificati a Derivati propone un portafoglio difensivo senza tuttavia rinunciare al rendimento grazie alla scelta di strumenti strutturati in un contesto a tassi di interesse sostenuti. I principali listini azionari continuano a rimanere tonici nonostante il considerevole rialzo delle scorse settimane favorito dal bull flattening della curva dei rendimenti statunitense.
Guardando più in profondità, si osserva un mercato piuttosto uniforme rispetto alla debolezza degli ultimi mesi di alcuni settori e fattori, indicata da una considerevole dispersione dei rendimenti: i titoli a grande capitalizzazione ed il fattore growth, infatti, sono stati tra i pochi a realizzare performance eccezionali. La stima di mercato di un rallentamento ha infatti gravato sia sui titoli a più piccola capitalizzazione che sui titoli value, con un’accelerazione al ribasso dei due ETF benchmark in linea con lo strappo al rialzo dei rendimenti visto all'inizio del trimestre scorso, prima di una loro repentina discesa nello scorso mese. La forza del mercato degli ultimi giorni è giustificabile da una considerevole riduzione del rischio, riflessa in una minore volatilità implicita ed un minor valore di premio richiesto per l’assicurazione dei default corporate (CDS). Fino a quando queste ultime metriche rimarranno contenute, il mercato continuerà il suo trend al rialzo. La situazione rimane ad ogni modo precaria con l’aumento di correlazione della volatilità su azionario alla volatilità su tassi di interesse. E’ inoltre consistente il drop della volatilità realizzata mensile che si inverte ora con quella trimestrale: La violenta corsa tende ad essere esaurita ma non il trend di fondo. La riduzione di volatilità realizzata ed un aumento di correlazione implicita segnalano la possibilità di ingressi più ordinati anche dei fondi a volatilità controllata. Le condizioni finanziarie sono ora notevolmente alleggerite, in linea con una ripresa del sentiment positivo degli investitori dato dalla AAII (American Association of Individual Investors) e dalla forza della rotazione settoriale aggressiva rispetto a quella difensiva.
L’ASSET ALLOCATION
CH1308688295 Phoenix Memory Airbag Softcallable di EFG International
Il certificato firmato EFG International con il 23% è il prodotto più pesante dell’intero portafoglio insieme alla proposta sul settore del lusso. Il certificato risponde all’esigenza di replicare un investimento sui titoli italiani di Piazza Affari e di garantire un profilo di payoff molto resiliente. Il sottostante è composto da un basket worst of con la presenza di Stellantis, Cnh, UniCredit e Banco BPM mentre il carattere di resilienza e protezione è derivante dalla presenza di una barriera capitale posizionata al 50% e dall’Airbag. Numeri alla mano, guardando allo scenario di rimborso, il payoff a -50% rilascerebbe una performance negativa davvero frazionale. Sul fronte del rendimento cedolare, questo ammonta all’1% mensile condizionato e pertanto pari ad un flusso annuo del 12%. La caratteristica softcallable, se da un lato concede all’emittente la discrezionalità del richiamo anticipato, dall’altro mette a disposizione degli investitori un boost al rendimento cedolare.
XS2662155923 Phoenix Memory Step Down di Barclays
Le ultime trimestrali non hanno regalato certo soddisfazioni per gli investitori che avevano puntato sul settore del lusso, ma quello che possiamo però confermare è che nonostante i consistenti ribassi, l’asimmetria dei certificati di investimento ha tenuto in vita però la quasi totalità delle proposte emesse nell’ultimo anno e mezzo. Rispetto all’investimento diretto sui sottostanti, con i certificati è possibile sfruttare una quotazione certamente bassa esponendosi al rischio azionario in forma però limitata. Ed è questa la filosofia con la quale ci si approccia al certificato firmato Barclays agganciato ai titoli Hermes, Kering, Moncler e Richemont. Il certificato prevede premi trimestrali del 2,28% pari al 9,12% annuo con barriera capitale al 60% e una interessante caratteristica step down sul fronte dell’autocallable che entra in struttura a partire dalla rilevazione di maggio 2024 che scende dell’1% ogni 3 mesi. Un elemento di resilienza in più che certamente non guasta.
XS2623596975 Phoenix Memory Magnet di Citigroup
Entra in portafoglio con un peso del 21% una proposta particolarmente adatta ad un contesto rialzista che limita i margini di errore sul market timing. La discesa più rapida del trigger per il rimborso anticipato permette infatti alla proposta firmata Citigroup di avere una riduzione di valore molto più limitata rispetto all’andamento del sottostante (in termini tecnici, il delta del certificato è inferiore rispetto ad una struttura identica ma con trigger fisso o di tipo step down), stimando una maggiore probabilità di rimborso alle successive date di rilevamento. Questa tipologia di payoff prende il nome di Magnet e il prodotto prescelto per il portafoglio modello è agganciato ai titoli Unicredit, Repsol e STMicrolectronics, con barriere capitali fissate al 60% degli strike price. Il prodotto paga un premio dello 0,8333% mensile (dotato di effetto memoria, trigger premio posto al 60% dei rispettivi strike), corrispondente ad un rendimento annualizzato in condizioni di lateralità dei sottostanti pari al 9,7% circa, considerando anche il prezzo di acquisto attualmente leggermente al di sopra della parità. Ma la caratteristica saliente del prodotto risiede appunto nell’autocallability: il certificato può essere infatti richiamato anticipatamente a partire dalla data di osservazione del 28 agosto 2024, con il trigger autocall che sarà inizialmente posto in corrispondenza dei valori di riferimento iniziali e successivamente sarà pari al maggiore tra il livello del sottostante di riferimento (il worst of del paniere) alla data di osservazione precedente e addirittura il 70% dello strike (floor).
IT0006760612 Fixed Cash Collect Airbag
Chiudono il quadro due prodotti sostanzialmente identici in termini di struttura e funzionamento ma agganciati a due settori differenti. Insieme offrono quel blocco di protezione assolutamente imprescindibile per la gestione di portafoglio. Il mix di opzioni accessorie composte dalla cedola incondizionata da un lato, associata ad una scadenza di medio-lungo periodo, la presenza dell’Airbag a scadenza su una barriera al 55%, crea le condizioni per avere un profilo di payoff contraddistinto da larghissimi tratti di positività, anche su scenari decisamente negativi. Passiamo in primis in rassegna il certificato in oggetto che entra nel portafoglio con un peso specifico del 17%. Il settore di riferimento di questo prodotto è il comparto automotive, essendo il basket sottostante composto dai titoli Mercedes Benz, Renault, Stellantis e Volkswagen. Il certificato prevede premi mensili fissi incondizionati dello 0,605%, pari quindi ad un flusso complessivo annuo del 7,26% annuo a fronte di una barriera capitale fissa al 55% alla scadenza di dicembre 2028 e di un prezzo di emissione pari a 965 euro. Interessante anche l’opzione autocallable che entra in struttura tra un anno e quindi dal tempo alla struttura di apprezzarsi ed eventualmente di produrre flussi certi per almeno 12 mensilità.
IT0006760620 Fixed Cash Collect Airbag
È ancora una volta immancabile la presenza nel portafoglio modello del settore bancario. Piuttosto che un particolare appeal del settore, che in ogni caso ha performato bene e continua oggettivamente a farlo, l’interesse è ancora una volta dettato dalle caratteristiche dei titoli: il duo dividendi-volatilità offre spazi di strutturazione sicuramente più ampi, permettendo di conseguenza di far nascere strutture da un profilo di rischio-rendimento più interessanti. Chiude così il portafoglio con il 16% di peso specifico la struttura firmata Marex, identica in termini di funzionamento rispetto alla precedente: cartina di tornasole di come il settore bancario offra margini di strutturazione migliori è l’importo cedolare che si alza allo 0,655% mensile (il 7,86% annuo), a parità di prezzo di emissione (965 euro). Il basket di questo certificato è composto dai titoli UniCredit, Deutsche Bank, Société Generale e BNP Paribas.
IL COMMENTO DEL PORTAFOGLIO
In ragione delle caratteristiche fin qui descritte e tenuto conto dei pesi specifici dei vari asset, nasce un portafoglio equilibrato anche per settore e che sullo scenario a -50% a scadenza segna ancora un saldo pressoché nullo per l’investitore. Per tutti gli altri scenari positivi lo yield annuo è del 9,64% (il 37,37% complessivo) con una durata media di 3,88 anni. Per quanto riguarda il flusso cedolare, è un portafoglio che in media garantisce un flusso di premi mensili potenziali dello 0,787%.