Redazione / Approfondimento

LA FLESSIBILITA’ SECONDO LEONTEQ

Leonteq lancia un nuovo Twin Win Autocall su Tesla, come guadagnare in entrambe le direzioni

Articolo del 09/11/2020 a cura della redazione

L’emittente svizzera continua ad aggiornare la propria gamma di certificates, puntando con decisione e più di altri su uno dei payoff più asimmetrici in circolazione: il Twin Win Autocall. In un contesto di mercato che tende a rimanere particolarmente incerto, per mettere al riparo i propri portafogli ecco un profilo di rimborso che è in grado di adattarsi a qualunque scenario di prezzo, al rialzo con la componente autocallable e al ribasso con il classico payoff a “V” con ribaltamento della performance che contraddistingue i Twin Win.

Infatti, fin tanto che il livello invalidante non venga violato a scadenza, l’investitore ha la possibilità di tramutare interamente in guadagni anche le flessioni del sottostante.

Un mix di opzioni presenti in struttura, che rende questo tipo di proposte particolarmente flessibili e asimmetriche rispetto all’investimento diretto negli asset sottostanti. Una peculiarità che può tornare utile per chi volesse cavalcare il trend di Tesla, ma al tempo stesso abbia l’esigenza di mettersi al riparo da eventuali storni anche in considerazione della quotazione raggiunta dal titolo.

Rispetto alle emissioni di un tempo, dove era presente solo la struttura base del Twin Win a volte affiancata anche dalle opzioni accessorie responsabili dell’autocall, questo nuovo prodotto (Isin CH0572902440) ha in dote anche i premi periodici trimestrali del 3%, pari quindi al 12% annuo. Questi premi, al pari di un classico Phoenix sono agganciati alla tenuta della barriera invalidante posizionata al 60%.

Di fatto con la contemporanea presenza di premi periodici e finestre autocallable, per tutta la vita del prodotto questo nuovo Twin Win ricalcherà il payoff di un classico Phoenix ma si distinguerà da quest’ultimo nella sola data di rilevazione finale, dove entrerà in gioco il payoff a “V” in caso di tenuta della barriera capitale, che rimborserà un importo sempre maggiore del nominale, dove invece si ferma il rimborso di un Phoenix. Paradossalmente, se messe a confronto le due strutture citate, il Twin Win ha la meglio in ogni scenario di prezzo di Tesla che consenta al Twin Win di arrivare fino alla naturale scadenza senza evento autocall nel durante, e possibilmente a debita distanza dallo strike iniziale, poco importa se al rialzo o al ribasso.

Sicuramente un prodotto interessante da monitorare soprattutto nelle prime fasi di vita del prodotto dove, come sempre, la componente responsabile del payoff a “V” poco si sente nella struttura e questo potrebbe aprire spazi interessanti di operatività anche in presenza di ribassi del sottostante.

In ottica di gestione di portafoglio, per un’efficiente gestione del rischio di mercato, crediamo che oltre alla serie dei Twin Win, siano pochi i certificati in circolazione con questo grado di asimmetria. In questa emissione ritroviamo praticamente tutte le opzioni accessorie che garantiscono un elevato standard di flessibilità: premi periodici, per altro di importo rilevante (12% pa), effetto memoria, barriera capitale al 60% rilevata solo a scadenza, opzione autocall immediatamente attiva in struttura (trigger 100%), con a scadenza un payoff in grado di rimborsare al rialzo tutta la performance lineare senza alcun cap e al ribasso a partire dallo strike iniziale, la garanzia di tramutare in profitti eventuali performance negative del sottostante se contenute entro il livello knock-out, ovvero entro il -40% dai 422,64 usd iniziali.

Attualmente il certificato viene scambiato a quota 1003,61 euro con Tesla in rialzo di 2 punti percentuali dallo strike iniziale.