Redazione / Approfondimento

NATIXIS LANCIA UN NUOVO AIRBAG HIGH YIELD

Fresca novità al Sedex, un Phoenix Memory Airbag sul comparto dell’automotive europeo con premio mensile dello 0,85% (il 10,2% pa) e trigger autocall subito al 90% dopo la nona rilevazion

Articolo del 13/07/2020 a cura della redazione

I recenti trascorsi hanno evidenziato come l’opzione Airbag sia imprescindibile per meglio gestire i rischi sempre dietro l’angolo dei mercati azionari. Ma da Natixis arriva ora una proposta interessante anche in termini di rendimento potenziale.

L’emittente francese ha infatti rispolverato uno dei payoff più apprezzati del 2020 e si presenta al Sedex con un nuovo Phoenix Memory Airbag (Isin IT0006746751) totalmente agganciato al settore dell’automotive europeo. Viene così meno la leva della decorellazione del basket sottostante, composto nello specifico da FCA, Peugeot, Daimler e Renault ma non per questo ne risentono le caratteristiche di asimmetria ben evidenti nel payoff.

Il certificato, in linea con il profilo di rimborso ormai tipico di queste strutture, è distinto da un premio mensile dello 0,85%, pari quindi al 10,2% annuo, vincolato alla tenuta di un trigger posizionato al 55%. Ciò significa che qualora nessun sottostante perda più del 45% del proprio valore iniziale, il certificato è nelle condizioni di pagare il premio mensile. L’effetto memoria si attiverà sui premi eventualmente non distribuiti, con l’investitore che non perderà il beneficio ad incassare il premio che verrà accantonato per le date successive, con indubbi risvolti positivi in termini di tenuta dei prezzi in caso di un andamento particolarmente sfavorevole di uno dei 4 titoli del basket.

Interessante è anche l’opzione autocall, che è attiva dalla nona data di rilevazione e che parte già con uno step down dal livello iniziale, grazie al trigger fisso al 90%. Tradotto, il certificato rimborserà anticipatamente prima della naturale scadenza quinquennale anche in presenza di un ribasso dei sottostanti se limitato ad un -10%. Fin qui il rendimento e l’asimmetria vengono garantiti, con quest’ultima che cresce ulteriormente alla data di valutazione finale grazie alla presenza dell’opzione Airbag.

L’Airbag rappresenta un elemento da non sottovalutare, che garantisce la possibilità anche ai più avvezzi al rischio di puntare su sottostanti azionari sfruttando un’asimmetria molto marcata sotto barriera. E’ questo a nostro avviso una valida chiave di lettura che in contesti di tassi zero sul fronte obbligazionario, impone all’investitore la necessità di un’esposizione aggiuntiva al rischio inevitabile per avere determinati yield. Phoenix Memory Airbag che sono quindi imprescindibili nei portafogli a medio-lungo termine, anche in virtù di un mercato azionario che riteniamo aver scontato, anche eccessivamente, l’ottimismo di un pronto recupero dell’economia dado per scontato che gli aiuti dei policy maker vadano tutti a buon fine. Struttura che aiuta, altresì, l’investitore ad entrare sul mercato azionario senza il rischio di trovarsi incastrato all’interno di uno storno, tipo delle posizioni lineari o con barriere poco protettive.

Tornando agli effetti dell’Airbag e calcolatrice alla mano, vediamo insieme come si attiva e come si crea la citata asimmetria. Poniamo il caso di un evento barriera a scadenza con worst of a -60% del valore iniziale. In un tipico Phoenix senza Airbag, Express o Cash Collect il rimborso avverrebbe alla componente lineare ovvero al 40% del nominale, quindi a 40 euro a certificato. Nel nostro Phoenix Memory Airbag, con una barriera posizionata al 55% si genera un effetto Airbag pari a 1,818 che dovrà essere moltiplicato per la componente lineare. Il rimborso sarà quindi pari a 72,72 euro. In conclusione, a fronte di un -60% del peggiore dei sottostanti, l’investitore subirà una perdita del 27,27%.

Buona la componente strutturale, che ci porta ad affermare come si tratti a tutti gli effetti di un Airbag high yield, ma interessante anche il basket sottostante. Quest’ultimo inevitabilmente è agganciato non solo al contesto economico, con il settore automobilistico che è uno dei più colpiti dalla pandemia, insieme a quello delle aviolinee, ma anche al buon esito di uno dei deal più attesi da un anno a questa parte ovvero di FCA-Peugeot. Qualora si arrivi alle attese nozze, entro il primo trimestre 2021, questo potrà essere sicuramente un driver di mercato per il settore con l’appeal dell’M&A che potrebbe creare nuovo valore interessando in prima battuta la sedotta e poi abbandonata Renault.

In conclusione sono molteplici gli spunti positivi legati a questa nuova emissione.