Redazione / Approfondimento

BASKET ITALIANO PER UN 11% ANNUO

Un prodotto di nuova emissione della casa francese Exane scritto su tre titoli italiani che consente di ottenere un buon rendimento a fronte di una solida protezione

Articolo del 22/06/2020 a cura della redazione

Siamo arrivati alla fine del primo semestre di quest’anno, anno caratterizzato da forte volatilità dovuta a un evento del tutto inaspettato, ovvero la pandemia da Covid-19, partita dalla Cina e diffusa successivamente in tutto il mondo.

I principali indici azionari hanno effettuato un recupero a V dopo le violente discese di marzo, arrivando quasi a recuperare i livelli di inizio anno. Solamente il Nasdaq, un mercato che ha dimostrato una forza relativa impressionante rispetto agli altri settori, è riuscito addirittura ad aggiornare i massimi storici toccati prima della pandemia confermando l’interesse degli investitori rivolto verso il segmento tecnologico.

Al momento, i mercati sembrano non dare segni di decisione circa la futura direzione del trend ponendo gli investitori in una posizione di massima cautela giustificata anche dalle non chiare aspettative riguardo i possibili danni economici che questa situazione ha causato.

A fronte di ciò, risulta conveniente esporsi su titoli azionari caratterizzati da solidità sia per quanto riguarda le caratteristiche intrinseche del business sia dai buoni fondamentali che presentano.

Riguardo gli strumenti da utilizzare, i certificati presentano peculiarità uniche rispetto alle altre asset class su cui investire, date le barriere sulla struttura che proteggono il capitale anche a fronte di discese dei sottostanti.

L’emittente Exane per far fronte a queste esigenze di rendimento e di protezione ha recentemente emesso un certificato denominato Crescendo Rendimento Memory (ISIN: FREXA0026254), scritto su un basket di tipo worst of composto da Eni, Enel e Assicurazioni Generali e con scadenza prevista il 26/6/2023.

Questa struttura punta al pagamento di coupon mensili dello 0,9% sul valore nominale di 1000 euro nel caso in cui venga rispettata la condizione che il sottostante meno performante dei tre sia al di sopra del 65% dei prezzi di esercizio fissati all’emissione.

Tali coupon godono dell’effetto memoria pertanto, nel caso in cui tale condizione non verrà rispettata in una data di rilevamento, non verranno persi definitivamente ma potranno essere pagati in una data successiva qualora sia rispettato il livello trigger.

A partire dalla sesta data di rilevamento, ovvero dal sesto mese dopo l’emissione, vi è la possibilità di autocall, ovvero che l’emittente rimborsi anticipatamente il valore nominale maggiorato del coupon dello 0,9%. Tale evento scatterà nel caso in cui il sottostante peggiore del basket sia al di sopra del suo rispettivo prezzo strike.

Un acquisto al di sotto del valore nominale potrebbe rappresentare un investimento di breve durata generando un buon rendimento in un breve lasso di tempo. Vi è da sottolineare l’aspetto difensivo comune a tutti i certificati a capitale condizionatamente protetto, ovvero la barriera del capitale, posta in questo caso al 65% degli strike price. Tale barriera è di tipo europeo pertanto a scadenza se tutti i titoli saranno al di sopra di questo livello, il prodotto avrà un valore di rimborso pari al nominale senza intaccare il capitale investito. Rispetto ad un’esposizione lineare sui titoli, fino a discese del 35% dai prezzi iniziali, risulta molto conveniente in quanto la performance dell’investimento rimarrà positiva, contrariamente a un classico buy & hold.

Nel caso in cui i livelli barriera a scadenza non verranno rotti, il prodotto ha un rendimento potenziale del 32,9% sui 1000 euro di capitale investito inizialmente.

Un basket italiano

Veniamo ora ad un’analisi dettagliata dei titoli sottostanti.

In primis, Eni, titolo che ha subito fortemente la flessione dei prezzi del petrolio, è rimasta su livelli di prezzo inferiori ai 10 euro, prezzi che se paragonati ai fondamentali del titolo risultano convenienti per un acquisto di lungo termine.

Lo strike price fissato all’emissione per questo titolo è di 8,58 euro, circa un 32% sopra rispetto ai minimi toccati a marzo.

Il titolo al momento ha formato un laterale compreso tra i 10,10 euro e 7,19 euro. Nel caso in cui dovesse effettuare un breakout rialzista da questo canale i target potrebbero essere ambiziosi riportando il titolo ai livelli di prezzo pre-Covid.

Enel, la punta di diamante del nostro listino, è uno dei titoli più solidi in europa sia per quanto riguarda le potenzialità del business sia per la solidità granitica che i suoi bilanci presentano. Guardando un grafico giornaliero è evidente come questa azione abbia partecipato al recente rialzo in misura maggiore rispetto all’indice e ad altri titoli che sono rimasti indietro ne recupero. Lo strike price per questo titolo è fissato a 7,36 euro, al di sotto del minimo di questa settimana.

Infine, Assicurazioni Generali è dei 3 il titolo che è rimasto più indietro recuperano il 35% dai minimi battuti in linea con i mercati globali. Lo strike price è stato fissato a 13,40 euro e al momento scambia a 13,49 euro appena al di sopra di questo livello.