Redazione / Approfondimento

SEMPRE PIU’ RICCA LA GAMMA DI FONDI CON PROTEZIONE DI LEONTEQ

L’emittente svizzera punta con decisione a coprire un segmento a cui guardano con particolare attenzione i consulenti. Sale a 9 l’offerta di certificati a capitale protetto incondizionato su Fondi e indici azionari.

Articolo del 10/02/2020 a cura della redazione

Dopo il successo del primo Capital Protection legato al M&G (Lux) Emerging Markets Bond Fund (Isin CH0508211023) Leonteq punta ancora sul matrimonio tra fondi e certificati, lanciando una nuova serie di Capital Protection agganciati ad altrettanti fondi o indici azionari. Per la natura dei sottostanti risulta evidente come con questi nuovi certificati Leonteq abbia guardato con particolare attenzione ai consulenti, sempre alla ricerca di strumenti alternativi in grado di offrire una partecipazione a diversi comparti e al contempo efficienza fiscale.

Tramite questi certificati è infatti possibile garantire un’adeguata diversificazione, puntando soprattutto all’andamento di linee di gestione prevalentemente del segmento fixed income delle principali case d’investimento come PIMCO, Fidelity, Jupiter, Invesco, DPAM Invest, oltre la già citata M&G.

Coprono il quadro di questa emissione anche tre Capital Protection su indici azionari europei come lo Stoxx Europe 600, l’Eurostoxx Utilities e l’Eurostoxx Insurance. La scelta dei sottostanti non è causale a dimostrazione di come Leonteq punti per questa serie a rispondere alle esigenze di diversificazione e protezione dei portafogli d’investimento.

La peculiarità di questa emissione risiede nella protezione incondizionata del capitale. Questa serie infatti consente di prendere posizione su 8 differenti sottostanti, restituendone a scadenza le medesime performance positive, con la consapevolezza però di poter contare su una protezione del capitale a scadenza del 90% o 85% per le sole emissioni su indici azionari.

Pertanto anche in presenza di variazioni negative del sottostante oltre il -10% o -15%, alla scadenza triennale del prodotto verranno riconosciuti in ogni caso 900 o 850 euro sui 1000 euro iniziali.

Da segnalare poi l’assenza del cap ai rendimenti massimi conseguibili, che consentirà di partecipare senza alcun limite all’eventuale marcato apprezzamento dei sottostanti.

Ad eccezione del Capital Protection agganciato al DPAM INVEST B - Real Estate Europe Dividend Fund (Isin CH0518343816) che si distingue per una scadenza biennale, tutte le altre proposte si caratterizzano per una scadenza complessiva di tre anni.

Nonostante la scadenza non eccessivamente lunga e un delta fisiologicamente più basso dell’unità, le forti escursioni positive degli indici azionari stanno facendo viaggiare tutti i Capital Protection su indici oltre la pari di circa un 2%.

Nelle retrovie, sfruttando un prezzo ancora fermo sul nominale, si segnala il Capital Protection con sottostante il fondo Jupiter Dynamic Bond Fund (Isin CH0518343782), appartenente alla categoria dei fondi obbligazionari flessibili globali. Si tratta di un fondo che nel 2019 ha chiuso in progresso del 6,55% e che ha saputo battere fin dallo sua nascita (2013) sia il suo benchmark dichiarato (BBgBarc Global Aggregate TR Hdg EUR ) che l’indice di categoria (Obbligazionari Flessibili Globali - EUR Hedged), confermandosi così tra i top di gamma per il comparto.

Il certificato viene attualmente scambiato a 1002 euro sul CertX di EuroTLX.

Si ricorda infine che come accade per i certificati agganciati a singole azioni o indici azionari, anche in questo caso gli investitori non avranno diritto ad alcun dividendo distribuito dai relativi sottostanti. Flusso di cassa che, come è noto, verrà incamerato dall’emittente per finanziare la struttura dal payoff asimmetrico.

Pertanto, anche per i fondi o Sicav a distribuzione periodica dei proventi, lo stacco andrà a ridurre il valore del NAV frenando la performance ma questo rappresenta un inevitabile compromesso che si può scegliere di accettare per beneficiare della protezione incondizionata del capitale alla scadenza.  

Altro vantaggio per l’investimento in fondi tramite certificati di investimento targati Leonteq sono le commissioni. Se quelle di gestione verranno per tutti decurtate dal NAV giornaliero, ciò non può dirsi per quelle “una tantum” come quelle di ingresso o di uscita a cui l’investitore che deciderà di puntare su tali fondi tramite i Capital Protection non sarà soggetto.