Redazione / Approfondimento

NUOVI CERTIFICATI RECOVERY SU INDICI AZIONARI

SocGen lancia una nuova serie di Recovery Bonus Cap su indici azionari, idee di diversificazione a rischio controllato.

Articolo del 25/11/2019 a cura della redazione

SocGen lancia una nuova serie di Recovery Bonus Cap su indici azionari, idee di diversificazione a rischio controllato.

L’industria dei Certificates continua a puntare con decisione sui prodotti che permettono agli investitori di diversificare in maniera efficiente i portafogli. Particolarmente richiesti sono i certificati legati all’andamento degli indici azionari che, nonostante le condizioni di mercato (in primis la bassa volatilità) non consentano la strutturazione di proposte particolarmente accattivanti, sono più affini alla composizione tipo delle asset allocation in fondi e tecnicamente meno volatili dei singoli titoli.

Diversificazione implicita, volatilità mitigata, flessibilità garantita dalle opzioni accessorie, sono i fattori che stanno determinando l’espansione dei certificati nei portafogli, sia come asset per una migliore gestione del rischio, sia come unico prodotto per strutturare un’esposizione azionaria per gli investitori con una tolleranza al rischio medio-bassa.

In questo contesto, Société Générale si conferma tra le emittenti più attive e sensibili a queste dinamiche. Cartina di tornasole è l’ultima emissione di tre Recovery Bonus Cap, tutti agganciati al medesimo basket worst of composto dal FTSE Mib, SMI e S&P 500, i cui livelli di protezione, bonus di rendimento ed orizzonte temporale si muovono in funzione del rapporto rischio-rendimento ricercato.

Recovery Bonus Cap su America, Italia e Svizzera

Merita un approfondimento il Recovery Bonus Cap (Isin XS2043003131) con scadenza biennale. Si tratta di un classico Bonus Cap emesso sotto la pari, da cui prende il nome “recovery”, dotato quindi del noto profilo di rimborso che lega il bonus di rendimento alla tenuta di un livello invalidante.

La barriera capitale è posizionata al 71,68% dei livelli iniziali, viene osservata in qualsiasi momento della vita del prodotto e identifica di fatto i livelli che i principali indici di riferimento del mercato azionario italiano, svizzero e americano non devono mai violare al ribasso, pena la perdita del diritto a ricevere il rimborso dei 100 euro alla scadenza e implicitamente la protezione del capitale.

In scia al rialzo dei mercati azionari, tutti e tre gli indici sottostanti viaggiano a circa +4% dagli strike iniziali e conseguentemente anche il Recovery Bonus Cap viene oggi scambiato a quota 88,45 euro rispetto ai 86,209 euro iniziali. Il rendimento potenziale a scadenza passa cosi dal 16% previsto in emissione ai correnti 13% da conseguire in circa due anni.

Sul fronte del rischio, guardando all’attuale indice “peggiore” in termini di performance dall’emissione, ovvero l’S&P 500, il margine sul livello barriera si attesta al 33%, un buffer che garantisce spazi di manovra discretamente ampi.

In considerazione del prezzo a cui il certificato può essere acquistato e dell’andamento dei tre indici, l’idea di diversificazione offerta da SG sembra essere perfettamente studiata per consentire di reperire una valida alternativa all’investimento diretto in fondi azionari o strumenti lineari ( ETF), altrimenti esposti al ribasso senza alcuna rete di protezione che, invece, caratterizza il certificato stesso.