Redazione / Approfondimento

LA RICETTA ANTI SHOCK DI LEONTEQ

Lo spauracchio di una perdita perfino superiore al 50% del capitale tiene lontani gli investitori più timorosi dai certificati con rendimenti potenziali dal 9% in su, perché giudicati troppo rischiosi. Ecco la soluzione a capitale protetto sotto barriera di Leonteq.

Articolo del 15/07/2019 a cura della redazione

Come giudichereste una discesa dei valori azionari di circa il 40% nei prossimi due anni, per tre delle principali blue chips del listino italiano? Partendo dal presupposto che Intesa Sanpaolo, una delle tre, ha appena faticosamente recuperato l’area dei 2,04 euro, vorrebbe dire un calo in area 1,20 euro; e per Unicredit, che solo nelle ultime sedute è riuscita a risalire lievemente la china, significherebbe andare a esplorare valori mai toccati al di sotto dei 7 euro; infine per FCA, implicherebbe un ritorno in zona 7,5 euro e l’azzeramento del rally degli ultimi tre anni.

Senza scomodare Taleb e il suo cigno nero, in soli due anni sarebbe indubbiamente un tonfo fragoroso per dei titoli che hanno già perso molto, se si guarda ai 3,20 euro a cui scambiava Intesa o ai 18 euro di Unicredit di poco più di un anno fa.

Sulla base di questi presupposti, l’ultima emissione quotata da Leonteq sul mercato secondario in fatto di prodotti con premi periodici e opzione autocallable, dovrebbe essere di per sé già idonea a proteggere il capitale da eventuali importanti discese di prezzo dei tre titoli sottostanti, posizionando la barriera europea di protezione al 60% dei rispettivi strike iniziali.

Ma se il timore che un eventuale stop del rally in America, tecnicamente fisiologico prima o dopo, possa amplificare le vendite in Europa e più in particolare sui titoli italiani, vi tiene lontani anche da una barriera al 60% per la paura di vedere il capitale ridotto ai minimi termini, ecco che Leonteq ha scelto di arricchire la sua già molto prudente proposta di un vero e proprio floor, ossia un rimborso minimo garantito pari al 50% del capitale.

Ne è nato un inedito Express Protection, in grado di proteggere interamente il capitale alla scadenza dei 24 mesi fino alla barriera del 60% e di fissare in ogni caso una protezione incondizionata pari al 50% del capitale qualora la discesa del peggiore tra i tre titoli risulti più pesante.

Focus: Floored Autocall Certificate

Più nel dettaglio, il nuovo Floored Autocallable, o Express Protection, è identificato da codice Isin CH0485001678 e come detto è legato a un basket di tipo “Worst of” composto dai titoli Intesa Sanpaolo, Unicredit e FCA. Mensilmente prevede il pagamento di un coupon pari allo 0,75% ( 9% p.a.) con effetto memoria a condizione che i tre titoli rilevino almeno al 60% dei rispettivi strike iniziali e a partire dalla quinta data di osservazione, unitamente al coupon prevede anche il rimborso anticipato del capitale a patto che vengano rispettati i trigger, peraltro decrescenti nel tempo, da parte dei tre titoli del basket.

Qualora non sia mai stato richiamato prima, alla scadenza naturale di soli due anni, il certificato prevede il rimborso del capitale nominale anche nel caso in cui uno dei titoli abbia perso fino al 40% dall’emissione mentre al di sotto di tale barriera , introduce un’opzione di rimborso minimo pari al 50% del capitale. L’unica area di prezzo che rimane scoperta è pertanto quella compresa tra il 40 e 50% di ribasso da parte di uno dei titoli: qualora si verificasse, ad esempio, una discesa del 45% da parte del titolo “worst of”, il rimborso a scadenza sarebbe di 550 euro su 1000. Diversamente, anche nell’ipotesi malaugurata di un vero e proprio tracollo del 70% da parte del titolo worst of, il rimborso a scadenza sarebbe di 500 euro.

Date le caratteristiche descritte, il certificato rappresenta una vera e propria novità nel segmento dei Phoenix Memory. Al premio mensile con memoria dello 0,75%, su una scadenza di soli due anni e utilizzando per il basket solo tre titoli, peraltro anche caratterizzati da una buona correlazione, associa una barriera europea di protezione del capitale al 60%, un trigger autocall decrescente e infine una protezione incondizionata pari al 50% del capitale.

Una vera e propria alternativa ai tanto apprezzati certificati con Airbag, capaci sì di difendere il capitale ma non di blindarlo almeno per la metà e soprattutto difficilmente strutturabili solo su due anni.