Engie ed il ritorno alla normalità dopo un'elevata volatilità delle commodities
Articolo del 19/04/2024 11:11:50 a cura della redazione
Overview Società
Engie è una multinazionale francese operante dal 2008 nei settori della distribuzione di gas naturale e della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; attualmente la società è fortemente orientata a sostenere la transizione energetica, ponendosi l’obiettivo delle zero emissioni nette entro il 2045. Engie ha assunto l’attuale denominazione nel 2015, dopo avere operato per sette anni sotto il nome GDF Suez, a sua volta nata dalla fusione (orchestrata dal governo francese) tra la ex nazionalizzata Gaz de France (omologa francese della nostra Snam) e la franco-belga Suez, che era finita sotto le mire di Enel; proprio per contrastare l’OPA ostile da parte dell’ex monopolista italiano, il Primo ministro Dominique de Villepin ha annunciato nel febbraio 2006 l’incorporazione di Suez in GDF. La società è organizzata in quattro business unit: Thermal and Supply, che comprende le attività di produzione di energia da fonti fossili (gas e carbone), Energy Solutions, che abbraccia l’attività di costruzione e gestione di network decentralizzati per la produzione di energia, Networks, comprendente le attività di gestione e sviluppo delle infrastrutture di trasporto di gas ed energia elettrica, e Renewables, che abbraccia le attività di produzione di energia da fonti rinnovabili. Engie è quotata a Parigi e rientra nell’indice Cac 40.
Conto Economico
Dopo un 2022 complicato a causa dei margini ridotti dovuti all’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche e al tariff shield introdotto dal governo francese (confermato anche per tutto il 2023), l’ultimo esercizio ha segnato un parziale ritorno alla normalità: se i ricavi si sono contratti del 12% y/y (pur rimanendo ben al di sopra rispetto ai valori del 2019, l’EBITDA margin è tornato sopra la doppia cifra percentuale (11,4%), allineandosi in termini assoluti a quello del 2019 e del 2021 (€ 9,4 mld). Anche l’EBIT è tornato significativamente positivo (€5 mld vs €0,1 mld) consentendo una maggiore copertura degli interessi passivi, di poco inferiore al miliardo di euro anche nel 2023. L’utile netto dopo le imposte ha raggiunto i €2,2 mld (vs €0,2 mld del 2022).
<p><figure><img class="img-responsive" src="public/img/engfond1.jpg" /><figcaption><p>Fonte Bloomberg</p></figcaption></figure></p>
Business Mix
Il 47,7% dei ricavi di Engie proviene dalla vendita di energia elettrica (sia verso clienti retail che industriali), per il 26,7% dalla vendita di gas naturale, per il 10,5% dalla costruzione ed installazione di unità di cogenerazione, impianti di riscaldamento ed altri asset ad alta efficienza energetica, per l’8,3% da servizi legati alle infrastrutture.
<p><figure><img class="img-responsive" src="public/img/engfond2.jpg" /><figcaption><p>Fonte Bloomberg</p></figcaption></figure></p>
Indici di Bilancio
La posizione finanziaria netta di Engie è cresciuta negli ultimi dodici mesi, raggiungendo i €28,5 mld. Il rapporto con l’EBITDA si è però ridotto a 2,8 volte rispetto alle 4,9 volte di fine 2022, anche grazie all’incremento della marginalità descritto in precedenza. Gli interessi passivi restano tuttavia sostenibili, con l’EBIT che li copre per 3,3 volte (interest coverage ratio). Il ROI si attesta al 4,4%, con il costo del debito poco al di sotto del 3%. La generazione di flussi di cassa operativi rimane soddisfacente, superando ampiamente quella degli scorsi anni.
<p><figure><img class="img-responsive" src="public/img/engfond3.jpg" /><figcaption><p>Fonte Bloomberg</p></figcaption></figure></p>
Market Multiples
Engie presenta multipli di mercato in linea con i comparables, nonostante rimangano inferiori rispetto a quelli degli ultimi anni, probabilmente a causa di un costo del debito in aumento, in un settore strutturalmente capital intensive. L’EV/EBITDA è pari a 7,7x, inferiore alla media dei comps (8,8x) ed al di sotto della media degli ultimi 5 anni (8,7x). Il P/E è invece pari rispetto alla media dei comparables (17,1x).
<p><figure><img class="img-responsive" src="public/img/engfond4.jpg" /><figcaption><p>Fonte Bloomberg</p></figcaption></figure></p>
Consensus
Il consensus da parte degli analisti è positivo rispetto agli attuali prezzi del titolo (18 giudizi buy, 3 hold e 1 sell) con target price medio a 12 mesi fissato a 18,15 euro. I giudizi più recenti sono attribuibili a Bernstein (20,1 euro, outperform), Berenberg (17,5 euro, buy), HSBC (17 euro, hold), Morgan Stanley (19 euro, overweight) e Goldman Sachs (20,6 euro, outperform).
<p><figure><img class="img-responsive" src="public/img/engfond5.jpg" /><figcaption><p>Fonte Bloomberg</p></figcaption></figure></p>