Redazione / Approfondimento

Analisi Fondamentale American Airlines Inc.

American Airlines e le continue turbolenze finanziarie

Articolo del 15/03/2024 10:46:00 a cura della redazione

Overview Società

American Airlines è la maggiore compagnia aerea al mondo (con sede a Fort Worth, nel Texas), operante attraverso oltre 6.800 voli al giorno verso circa 350 destinazioni in 48 paesi ed impiegando oltre 130.000 persone tra piloti, personale di volo e di terra. Il gruppo è nato nel 1930 come American Airways dalla fusione di una molteplicità di compagnie regionali, mentre fu ribattezzata con l’attuale denominazione nel 1934 da Errett Lobban Cord, che ne acquisì il controllo; fu la prima compagnia a basare il proprio business sul trasporto passeggeri (in quel periodo le aviolinee trasportavano soprattutto posta). Nel 1940 operava già verso 44 destinazioni, arrivando a 68 nel 1978 e cominciando ad operare dagli anni Sessanta su tratte internazionali senza scali, grazie ai nuovi Boeing 707. American Airlines ha attraversato anni recenti decisamente complicati, a seguito dell’11 settembre, della crisi economica del 2008 e del Covid-19 nel 2020-21; nonostante ciò, il gruppo ha continuato ad investire pesantemente sul ringiovanimento e sull’efficientamento della propria flotta, che attualmente può contare su quasi mille velivoli e 150 ordinati tra Airbus e Boeing. American Airlines intrattiene inoltre accordi commerciali con diverse compagnie in tutto il mondo, come Qantas, Iberia, British Airways ed Etihad. Il gruppo è quotato sul NYSE rientrando nell’indice S&P 500.

Conto Economico

Dopo un biennio pandemico nel quale il gruppo ha accumulato perdite nette per quasi $12 mld, il 2023 ha segnato il ritorno ad una discreta marginalità operativa per American Airlines. I ricavi totali hanno superato per la prima volta quelli del 2019, attestandosi a $52,8 mld (+7,8% y/y e +15,3% rispetto al 2019), di cui $48,5 mld derivanti dal trasporto passeggeri. I costi operativi sono tuttavia lievitati rispetto al pre-Covid: se i costi del personale hanno fatto segnare un +15,6% (in linea quindi con l’incremento dei ricavi), i costi del carburante hanno registrato un incremento del +62,9%, passando da $7,5 mld a $12,3 mld. Per effetto di ciò, l’EBITDA margin si è ridotto dal 15,4% del 2019 al 13,8% del 2023 (nel 2022 era stato dell’11,4%) e l’EBIT margin dal 6,7% al 5,8%. Gli interessi passivi sono cresciuti negli ultimi anni per via del maggiore debito contratto nel 2020, passando da $1 mld ad $1,6 mld; l’utile netto per il 2023 si è dunque attestato a $0,8 mld (era stato di $1,7 mld nel 2019).

Fonte Bloomberg

Business Mix

La sostanziale totalità dei ricavi di American Airlines (85%) deriva dal segmento Passenger Travel (trasporto passeggeri, comprese fee sui bagagli ed altri servizi resi a bordo). Una fetta minore deriva dal programma di fidelizzazione AAdvantage (6,8%). A livello geografico, il 71% dei ricavi è generato nei confini statunitensi, il 13,8% nel Sud America, il 12,8% nell’area atlantica, il 2% nel Pacifico.

Fonte Bloomberg

Fonte Bloomberg

Indici di Bilancio

Come già detto, American Airlines è stata costretta ad emettere nel corso del 2020 nuovo debito per oltre $8 mld, di cui $7,5 mld garantiti dal governo, incrementando la posizione finanziaria netta a $33,1 mld (vs $29,6 mld di fine 2019). L’indebitamento si mantiene dunque elevato se paragonato all’EBITDA, attestandosi a circa 4,5 volte, comunque al di sopra del 4,2x del 2019. Anche i flussi di cassa operativi sono tornati ai livelli del 2019 ($3,8 mld), rimanendo strutturalmente limitati rispetto ai ricavi.

Fonte Bloomberg

Market Multiples

American Airlines è tornata su multipli leggermente inferiori rispetto a quelli pre pandemici, risentendo di un debito leggermente più elevato e di un costo del debito decisamente incrementato: il P/E si attesta attualmente a 5,9x vs il 6,8x del 2019, al di sopra della sua rivale United Airlines (4,7x) ma al di sotto di Delta Airlines (8,2x). Lo stesso discorso è applicabile per EV/EBITDA, pari a 5,9x, al di sotto del 6,7x del pre Covid.

Fonte Bloomberg

Consensus

Il consensus da parte degli analisti è positivo rispetto agli attuali prezzi del titolo (10 giudizi buy, 9 hold e 3 sell) con target price medio a 12 mesi fissato a 17,52 dollari. I giudizi più recenti sono attribuibili a Cowen (21 dollari, outperform), Morgan Stanley (20 dollari, overweight), Jefferies (18 dollari, buy), Citi (20 dollari, buy) e Barclays (14 dollari, underweight).

Fonte Bloomberg