Redazione / Approfondimento

LUSSO: IDEA DI DIVERSIFICAZIONE ANTICICLICA

Il settore rappresenta una valida idea di investimento che ben si sposa con l’attuale contesto di mercato.

Articolo del 21/02/2024 12:07:38 a cura della redazione

Il settore del lusso ha sempre esercitato un fascino unico, offrendo non solo prodotti di alta qualità per gli acquirenti, ma anche un'elevata redditività per gli investitori. In un contesto di mercato dinamico e mutevole, dove i risparmiatori cercano costantemente opportunità di crescita e diversificazione, il settore del lusso continua a emergere come un'opzione interessante.

Uno degli aspetti più interessanti che ci ha guidato a questo approfondimento sono essenzialmente due: da un lato la sua bassa correlazione con l'andamento generale del mercato e l’impatto dell’economia cinese. Questo significa che i titoli del settore del lusso possono agire come un'ottima copertura durante periodi di volatilità nei mercati finanziari, offrendo agli investitori una diversificazione efficace all'interno del loro portafoglio.

La classificazione dei prodotti di lusso come "beni di Veblen", la cui domanda aumenta parallelamente al loro prezzo, suggerisce che il settore del lusso potrebbe mantenere una certa resilienza anche durante periodi di rallentamento economico. Questo è supportato dai risultati finanziari pubblicati negli scorsi mesi, che indicano una performance solida nonostante le sfide economiche.

Sul fronte dell’economia cinese, dobbiamo affermare che il perdurare del contesto di deflazione, ha messo un freno importante ai numeri, in quanto il mercato cinese da solo spiega circa il 30% del fatturato dei principali big del settore. L'ultimo Capodanno lunare in Cina ha visto un'impennata nei viaggi, segno di un risveglio dei consumatori nonostante la persistente crisi immobiliare e la bassa fiducia dei consumatori. Con oltre 61 milioni di viaggi in treno registrati, il settore del turismo ha mostrato segnali di vitalità, con un incremento del 61% rispetto al 2023. Tuttavia, i dati contrastanti sulle vendite al dettaglio mostrano un quadro economico misto. Mentre le vendite di hotel e-commerce sono aumentate di oltre il 60%, le vendite di automobili sono calate del 26% a gennaio, sottolineando la cautela dei consumatori cinesi. Questi dati di spesa durante le festività, uniti alla ripresa delle quotazioni azionarie di alcune società cinesi, potrebbero offrire un barlume di ottimismo per un'economia che si trova ancora a fare i conti con le sfide della ripresa post-pandemica.

Considerando queste analisi, gli investitori con un orizzonte temporale di medio termine potrebbero valutare l'attuale calo dei prezzi in borsa nel settore del lusso come un'opportunità di investimento sfruttando anche la debolezza di alcune importanti realtà, contrappesate però da un altro tema di estrema attualità che rappresenta per noi l’ennesimo appeal per il settore, ovvero l’M&A. Se il mercato ha messo alle spalle il deal Tapestry-Capri Holding, la manovra di delisting di Tod’s con la mano lunga di LVMH potrebbe aprire a possibili nuovi scenari.

I TITOLI DEL SETTORE

Quando si considerano gli investimenti nel settore del lusso, sia in Europa che negli Stati Uniti, ci sono diversi titoli che spiccano per la loro solida posizione nel mercato e per le loro prospettive di crescita. Ecco alcuni dei titoli chiave che potrebbero attirare l'attenzione degli investitori:

Titoli Europei del Lusso:

LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton: LVMH è il più grande conglomerato di beni di lusso al mondo, con un portafoglio diversificato che include marchi iconici come Louis Vuitton, Christian Dior, Moët & Chandon e altri. L'azienda ha dimostrato una forte crescita dei profitti nel corso degli anni e continua ad ampliare la sua presenza globale attraverso acquisizioni strategiche e investimenti in nuovi mercati.

Kering SA: Kering è un altro gigante nel settore del lusso, con marchi prestigiosi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e altri nel suo portafoglio. L'azienda ha registrato una notevole crescita delle entrate e dei profitti grazie al successo dei suoi marchi di moda e accessori di lusso.

Moncler: oltre ai piumini, Moncler offre una vasta gamma di abbigliamento, accessori e calzature per uomo, donna e bambino. L'azienda possiede diversi marchi, tra cui Moncler Grenoble, Moncler Genius, Stone Island e Fragment Hiroshi Fujiwara. Questi marchi offrono una varietà di stili e design che si adattano alle esigenze dei clienti in diverse fasce di età e gusti. Negli ultimi anni, Moncler ha registrato una solida crescita delle entrate e dei profitti, sfruttando il crescente interesse per i prodotti di lusso in tutto il mondo. Nonostante la pandemia di COVID-19 abbia portato a sfide nel settore del retail, Moncler ha dimostrato una notevole resilienza e ha continuato a mantenere una performance finanziaria solida.

Burberry: marchio britannico rinomato per i suoi design iconici e distintivi, nonché per il suo celebre motivo a scacchi, conosciuto come "Haymarket Check". Fondata nel 1856 da Thomas Burberry a Basingstoke, Inghilterra, l'azienda è cresciuta nel corso dei decenni per diventare uno dei marchi più riconoscibili e rispettati nel settore della moda di lusso. Burberry offre una vasta gamma di prodotti, tra cui abbigliamento, accessori, profumi e cosmetici per uomo, donna e bambino. La collezione Burberry include capispalla iconici come i trench coat, oltre a borse, sciarpe, occhiali da sole e profumi, tutti caratterizzati dall'attenzione al dettaglio e dalla qualità artigianale che contraddistingue il marchio.

Compagnie Financiere Richemont è una delle principali aziende nel settore del lusso, specializzata nella produzione e distribuzione di gioielli, orologi, accessori di moda e altri beni di lusso. Fondata nel 1988 da Johann Rupert, l'azienda è cresciuta fino a diventare un gigante nel settore, con una vasta gamma di marchi iconici nel suo portafoglio. Tra i principali marchi troviamo Cartier, Montblanc, Piaget, Van Cleef & Arpels.

Tra i titoli americani spicca in modo particolare Tapestry: un'azienda che possiede marchi di lusso come Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman. L'azienda ha mostrato una solida performance finanziaria e ha un'ampia base di clienti sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Il recente deal con Capri Holdings ha portato in dote anche i marchi come Michael Kors Holdings Limited, Versace e Jimmy Choo.

LE PERFORMANCE

Guardando all’andamento su orizzonti temporali di almeno due anni, i benchmark dei titoli del luxury non hanno per nulla sfigurato di fronte ai principali indici azionari mondiali. Ad esempio, il MSCI World Texiles Apparel & Luxury Goods Index ha messo a segno una performance di circa il 38% nell’ultimo anno e mezzo. Forte spinta rialzista è stata registrata dal comparto europeo proprio da inizio anno: a fronte di un +3% medio degli indici azionari come Eurostoxx 50 e S&P 500, l’MSCI Europe Texiles Apparel & Luxury Goods Index ha messo a segno addirittura un +10,26%.

A livello di singoli titoli, nel corso dell’ultimo anno, non tutti si sono mossi nella stessa direzione, quindi anche lo stock picking ha inevitabilmente un suo peso specifico.

Pandora segna un +69%, a seguire troviamo Brunello Cucinelli +31,8% ed Hermes con un +27,42%. Segni più anche per Moncler (+8%), Taprestry, Hugo Boss, LVMH e Prada, quest’ultimi con rialzi frazionali. Segno rosso importante per Estee Lauder (-41%), Swatch (-32%), Kering e Salvatore Ferragamo (-27%). Flessioni meno marcate per Richemont e Capri Holdings (-5%).

 

Fonte Bloomberg

LA SHORTLIST

Entriamo ora nel dettaglio di una piccola shortlist che riguarda certificati con questi sottostanti titoli, partendo dal certificato che abbiamo inserito anche nel portafoglio modello del mese di febbraio, l’iniziativa gratuita dell’Ufficio Studi di Certificati e Derivati.

All’interno di questa asset allocation, il settore è stato inserito con un peso specifico del 17,50% e come struttura è stato scelto il Cash Collect Memory Maxi Coupon (Isin DE000VM752A6) firmato Vontobel. Si tratta di un’ultima emissione che nasce per anticipare nel breve termine gran parte delle potenzialità, con la maxicedola iniziale del 12,5%, ma che rimane molto interessante anche in ottica di prima data autocall. Andiamo per gradi, si tratta di un certificato che paga oltre il maxipremio iniziale cedole successive periodiche trimestrali dell’1,8% con primo potenziale richiamo anticipato all’8 ottobre 2024. Il sottostante è un basket worst of composto da 4 titoli: Burberry, Estee Lauder, Kering e Tapestry. Di fatto, guardando anche all’offerta sul secondario, si tratta di un basket non così diffuso e quindi anche utile per una diversificazione interna pur contestualizzata all’interno di questa tipologia di sottostante. Soprattutto perché, aggiungiamo, contiene titoli come Estee Lauder che non hanno corso molto come altri titoli come Hermes o anche nell’ultimo periodo LVMH. Chiudendo sulle caratteristiche del prodotto, completano le opzioni accessorie la barriera capitale posta al 60%. Il certificato scambia attualmente a 103 euro, in rialzo quindi di tre punti percentuali sopra il nominale frutto anche della corsa di Tapestry (+22%) e Kering (+14%) da strike. Di fatto ad oggi il rischio si concentra solo su Estee Lauder e Burberry, con quest’ultimo attuale worst of a -3,2% da strike. Un certificato sicuramente utile per chi ha necessità di gestire la fiscalità del portafoglio, con la maxicedola del 12,5% capace di andare ad aggredire le minusvalenze in scadenza entro l’anno (per gli intermediari con compensazione immediata), ma utile anche in ottica di investimento soprattutto su una view a breve termine in considerazione del potenziale richiamo anticipato già aperto da ottobre prossimo.

Rimanendo sul settore ma muovendo leggermente il basket troviamo il Phoenix Memory (Isin IT0006758665) targato Marex e legato alle sorti di Kering, Moncler, LVMH e Hermes. Barriera 55% con cedola trimestrale del 2,603%. Attualmente quotato sotto la pari in ragione del -10% di Kering da strike.

Non lo abbiamo fin qui citato, ma parlando di lusso c’è anche tutto il mondo dell’automotive di alta gamma come ad esempio Ferrari e Porsche. Abbracciando anche questo campo ci è saltato all’occhio il Fixed Cash Collect Step Down di UBS (Isin DE000UL7CB65) scadenza settembre 2026 agganciato al duo Ferrari e Moncler, con la dinamica totalmente agganciata a quest’ultimo che in ogni caso scambia a +9%, tenuto conto che il Cavallino Rampante è volato a +33,7% dai valori iniziali. Prezzo del certificato a 995 euro, barriera capitale al 55% e cedola incondizionata mensile dello 0,56% con possibilità di richiamo anticipato da settembre prossimo con trigger al 100% che passerà al 95% a marzo 2025 con un ritmo di step down del 5% ogni sei rilevazioni.

Chiude il quadro, cercando come sempre un appeal anche in ottica di diversificazione intra-settoriale, spicca una recente emissione di BNP Paribas di Fixed Cash Collect Callable (Isin NLBNPIT1Z6Z6) agganciato a Burberry, Estee Lauder e PVH Corp. La novità è proprio quest’ultimo titolo che rappresenta una novità portata sul secondario dall’emittente francese. PVH Corp è una delle più grandi aziende di moda al mondo, con un ampio portafoglio di marchi di abbigliamento e accessori. Fondata nel 1881 come Phillips-Van Heusen Corporation, l'azienda ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni e oggi opera attraverso una serie di divisioni e marchi. Tra i marchi anche Calvin Klein, Tommy Hilfinger, Van Heusen e Izod. Certificato scambiato al nominale, scadenza tre anni, barriera capitale 60% e premio mensile fisso incondizionato dello 0,93%. Attenzione all’opzione callable, nessun richiamo anticipato fisso ma a discrezione dell’emittente.