Un pacchetto di tre certificati che combina cedole mensili, barriere profonde oltre ad un focus sul recupero minusvalenze, il tutto costruito su una solida selezione quantitativa.
Articolo del 15/09/2025 12:16:40 a cura della redazione
I mercati europei stanno attraversando una fase di contrasti evidenti: mentre lo Stoxx 600 risente delle preoccupazioni sulla crescita e delle incertezze politiche, con i titoli governativi francesi sotto pressione, il momentum ciclico resta solido e la preferenza per asset pro-ciclici continua a prevalere. La dinamica conferma un’Europa che consolida la propria impostazione orientata alla crescita, in un quadro di volatilità contenuta e di leadership settoriale più omogenea, a fronte di un disallineamento rispetto agli Stati Uniti, dove i titoli difensivi hanno guadagnato spazio. In questo contesto di divergenza transatlantica, caratterizzato da valutazioni stabili e multipli in linea con le medie recenti, l’interesse degli investitori per strumenti capaci di offrire rendimento potenziale e parziale protezione del capitale si rafforza, creando terreno fertile per l’ultima emissione di certificati strutturati su una gamma di titoli selezionata da Kepler Cheuvreux.
L’ultima emissione di tre certificati Cash Collect, due in versione tradizionale e uno con Maxi cedola iniziale, si inserisce in questo quadro con l’obiettivo di offrire agli investitori strumenti adatti sia alla ricerca di flussi periodici sia al recupero delle minusvalenze accumulate. La logica sottostante è quella di sfruttare la solidità di aziende europee e settori strategici, pur mantenendo barriere di protezione del capitale che riducono l’impatto di eventuali shock di mercato. Il primo dei due Cash Collect tradizionali (ISIN: DE000UG9NBP7) è emesso da UniCredit, scritto su Barclays, Leonardo, STMicroelectronics e Stellantis: la struttura prevede cedole condizionate pari all’1,04% mensile, corrisposte se il peggiore tra i titoli del paniere quota almeno al 50% del valore iniziale mentre l’effetto memoria permetterà di recuperare eventuali cedole non distribuite. La protezione del capitale si colloca anch’essa al 50% mentre da marzo 2026 entra in gioco la possibilità di rimborso anticipato al 100% del nominale qualora la performance peggiore del paniere risulti non inferiore al livello iniziale. Ciò implica che l’investitore può contare su un rendimento lordo potenziale superiore al 12% annuo, con una protezione che copre ribassi fino al 50% e con un meccanismo di autocall che accorcia la durata effettiva in caso di mercati favorevoli.
Il secondo Cash Collect (ISIN: XS3110305821) segue uno schema simile, sempre con osservazioni mensili e barriera al 40% ma differisce per composizione del paniere e per le specifiche di pagamento delle cedole. In questo caso l’attenzione è rivolta a titoli di settori core dell’industria europea (Saipem, Campari, Prysmian e STMicroelectronics), con particolare esposizione a comparti ciclici ma di rilevanza strategica, come le infrastrutture e la tecnologia industriale. Le cedole condizionate hanno importo inferiore su base mensile – 0,86% - ma mantengono il meccanismo memoria. Il rimborso anticipato resta ancorato al 100% del valore iniziale, coerentemente con l’obiettivo di fornire un’uscita anticipata in scenari di normalizzazione dei mercati.
A completare l’offerta emerge il terzo prodotto (ISIN: XS3110305581), un Cash Collect con Maxi cedola iniziale (del 21% corrisposta in terza data) concepito per rispondere alle esigenze di chi intende sfruttare strumenti adatti al recupero di minusvalenze fiscali: la struttura prevede una cedola significativamente più elevata rispetto alle successive, al fine di consentire di sfruttare l’efficienza fiscale dei certificati già nei primi mesi di vita del prodotto pur mantenendo una buona soglia difensiva grazie alla barriera posta al 40% degli strike iniziali.
L’analisi dei sottostanti inclusi nei panieri, supportata dalle recenti ricerche di Kepler Cheuvreux, fornisce un ulteriore livello di solidità all’impianto: STMicroelectronics rimane ben posizionata nel ciclo dei semiconduttori, con prospettive di crescita legate all’automotive elettrico e all’edge computing, mentre Stellantis, nonostante un 2025 di transizione, presenta potenzialità di recupero con sinergie sulle piattaforme e un target price indicato ben superiore ai livelli correnti. L’insieme consente quindi di costruire un paniere che riflette la visione macro settoriale di Kepler Cheuvreux: puntare su aziende europee con fondamentali solidi, esposte a trend strutturali e capaci di resistere a cicli avversi. Il loro approccio di ricerca, che abbina analisi settoriale approfondita e design strutturato, mira a fornire prodotti non solo difensivi ma anche di generare rendimento in scenari complessi, con una narrazione coerente con il momento storico dei mercati finanziari europei.
Un approfondimento della selezione di certificati su azioni indicate dalla ricerca di Kepler Cheuvreux verrà proposto durante il webinar speciale in programma giovedì 18 settembre a partire dalle 17:30 sulla piattaforma di Certificati e Derivati.