IL PORTAFOGLIO MODELLO DI CERTIFICATI E DERIVATI

Un’asset allocation ottimale calibrata mensilmente sulle analisi macroeconomiche del nostro Ufficio Studi, che utilizza certificati settoriali dal marcato profilo asimmetrico. Nasce così il portafoglio modello di Certificati e Derivati, un’asset allocation modello gratuita e statica che ogni mese verrà riproposta (*)

COMPOSIZIONE SETTORIALE

I PESI DEL PORTAFOGLIO DI MAGGIO

I

Banche 21%

DE000VD45S64 su UniCredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Mediobanca

I

Energia 21%

DE000VD45SQ8 su TotalEnergies, Repsol, Eni, Shell

I

Tecnologia 21%

DE000HD2LCX8 su Amd, Meta, Tesla, Nvidia

I

Italia 19%

IT0006762956 su Stellantis, UniCredit, Banco BPM, STM

I

Difesa 18%

XS2749294307 su Safran, Leonardo, Rolls Royce, Rheinmetall

IL COMMENTO DELL’UFFICIO STUDI DI CERTIFICATI E DERIVATI

Questo mese, l’Ufficio Studi di Certificati e Derivati propone un portafoglio difensivo senza tuttavia rinunciare al rendimento grazie alla scelta di strumenti strutturati in un contesto a tassi di interesse sostenuti. 

 I mercati finanziari hanno mostrato una resilienza significativa nonostante un panorama economico complesso: l’analisi delle recenti dinamiche del mercato azionario rivela che, nonostante le preoccupazioni persistenti sull’inflazione e le politiche monetarie, ci sono segni di un contesto macroeconomico che continua ad adattarsi e rispondere a vari stimoli. I titoli di Stato USA che hanno toccato nuovi picchi, continuano ad essere riflesso diretto delle aspettative di inflazione che non sembra placarsi; questo incremento nei rendimenti può essere visto come una sfida per i decisori politici, con il mercato che non prevede riduzioni dei tassi almeno fino alle elezioni presidenziali di novembre. Le recenti relazioni sugli utili del primo trimestre hanno fornito una visione più dettagliata della situazione: i dati evidenziano una forte performance del settore tecnologico che ha superato le stime degli analisti. Questi titoli hanno mostrato una crescita degli utili superiore rispetto al resto del mercato, evidenziando una tendenza che alcuni analisti ritengono insostenibile a lungo termine a causa della loro elevata valutazione e dipendenza da condizioni di mercato favorevoli. Nonostante i solidi utili di alcune grandi aziende tecnologiche, la crescita complessiva del prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti nel primo trimestre è stata leggermente al di sotto delle aspettative, con un incremento dell’inflazione, sollevando preoccupazioni su una potenziale stagflazione, condizione in cui la crescita economica rallenta mentre l’inflazione rimane alta. Gli investitori sembrano quindi prepararsi per una lunga battaglia contro l’inflazione, aumentando le loro posizioni in titoli difensivi e settori meno sensibili alla crescita economica, come dimostrato dall’aumento delle operazioni di copertura e dall’accumulo di titoli stabili nel corso delle ultime settimane. In questo contesto, il comportamento dei mercati creditizi continua il suo movimento a favore di un clima positivo al rischio: nonostante le aspettative di politica monetaria più restrittiva, i differenziali di credito rimangono insolitamente bassi, indicando che i mercati potrebbero non essere ancora pronti a rispondere a un inasprimento delle condizioni finanziarie, in un mercato che presenta ancora sostenuti tassi di crescita degli utili aziendali.

Asset Allocation

Il portafoglio modello del mese di maggio si compone di 5 certificati e va a coprire 4 settori di riferimento con una sovraesposizione sull’area geografica italiana. In questa asset allocation viene conciliata una proposta particolarmente resiliente come quella dei Fixed Cash Collect Airbag con delle asset allocation tattiche sia a livello di sottostante (Tech) che di struttura (All Coupon). In generale due proposte sono a barriera 50% mentre le restati tre a barriera capitale 60%.

 In 4 casi su 5 l’autocall è facilitato da step down o da trigger immediatamente sotto strike al 95%. Nasce un portafoglio che immunizza le perdite fino a un -45% circa dai valori correnti con un rendimento target del 35,63% pari al 10,89% annuo, in ragione della scadenza media triennale. Sulla base delle caratteristiche dei singoli certificati, il portafoglio riesce ad esprimere un flusso medio di premi mensili pari allo 0,91%.

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