Redazione / Approfondimento

NUOVO CRESCENDO RENDIMENTO MEMORY: DIVERSIFICAZIONE E RENDIMENTO

Componentistica, batterie e un titolo automobilistico europeo tradizionale che più si sta orientando verso il mondo dell’ibrido e dell’elettrico per puntare ad un flusso di premi del 13,80% annuo 

Articolo del 10/01/2021 a cura della redazione

Novità in casa Exane che porta all’EuroTLX un inedito certificato a capitale protetto condizionato a premi mensili agganciato ad un’interessante basket worst of composto dai titoli Schneider Electric, Varta e Volkswagen. Appare evidente l’intento dell’emittente di creare un basket che guardi con interesse a quello che è di fatto il tema di mercato, ovvero automazione, tecnologia e vetture elettriche. Un basket che quindi risponde a tutte queste caratteristiche e che può tornare utile anche in ottica di diversificazione. Schneider Electric, già da qualche tempo coperta da certificates, è un’azienda francese impegnata nel campo della componentistica legati alla gestione elettrica e ai sistemi di automatismo, Varta è invece un’azienda tedesca specializzata nella produzione di batterie e accomulatori. Per finire a Volkswagen che seppure si deve considerare come società classica del comparto dell’automotive europeo, è pur vero che è quella che più sta investendo nel comparto ibrido/elettico. Pertanto un tema di fondo che lega tutti e tre i certificati rispecchia appieno il tema attuale di mercato.

Guardando alla struttura, si tratta di un classico certificato a capitale protetto condizionato con premi periodici mensili con effetto memoria e finestre autocallable a partire dal sesto mese di vita e fissate ad un trigger del 100%. Mentre per avere accesso al premio periodico dell’1,15% mensile, pari quindi al 13,80% annuo, il trigger da rispettare contemporaneamente per tutti i sottostanti è del 60%, esattamente pari alla barriera capitale osservata alla naturale scadenza triennale.

L’ammontare dei premi periodici ci fa inserire questa proposta nelle cosidette high yield, con una buona reattività sui prezzi e guadagni potenziali molto interessanti qualora si dovesse arrivare alla naturale scadenza senza che si siano mai verificate le condizioni per il rimborso anticipato con la protezione del nominale e il pagamento di tutti i premi periodici previsti.

Guardando ai rischi potenziali entriamo nel dettaglio dei singoli sottostanti. Per quanto riguarda Schneider Electric la barriera al 60% si trova nei pressi dei minimi di marzo, nel culmine della crisi da Covid-19. Da inizio anno il titolo è in progresso del 24,44% e presenta attualmente una volatilità implicita del 24,5%.

Per quanto riguarda Varta, il titolo ha abbandonato i massimi dalla “V” sharpe di marzo a settembre scorso e si trova attualmente in un trend lateral-ribassista. Anche per il titolo tedesco la barriera capitale della proposta di Exane si posizionano a poca distanza dai minimi di marzo segnati a quota 53,90 euro, contro una barriera capitale fissata a 66,06 euro. Titolo leggermente più volatile del precedente che si distingue attualmente da una volatilità implicita del 61,58% e da una storica del 67,2%.

Minimi di marzo esattamente centrati in fase di fixing iniziale per il titolo Volkswagen che posiziona a quota 86,472 euro il suo livello barriera. E’ l’unico sottostante del basket a non aver rivisto i valori di inizio anno in linea con il settore di appartenenza che è tornato a salire solo ad inizio novembre con l’annuncio dei primi risultati positivi sui test sperimentali ai vaccini di Pfizer prima e Moderna poi. Sul fronte della volatilità, l’implicita così come la storica si attestano intorno al 35%.

Guardando infine alla correlazione dei sottostanti, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un basket che sfrutta la leva della bassa correlazione, con il titolo Varta che contro Schneider Electric è a quota 0,474 mentre addirittura a 0,397 contro Volkswagen. Tuttavia per la prospettiva dei rispettivi settori questi dovrebbero tendere a muoversi in maniera molto più correlata rispetto al passato.

Con tutti i sottostanti in frazionale ribasso rispetto allo strike iniziale, il certificato viene attualmente scambiato a quota 990,1 euro in lettera.