Redazione / Approfondimento

LEONTEQ, SOLUZIONI PER LA GESTIONE DI PORTAFOGLIO

Sotto la lente due Phoenix Memory agganciati ad indici azionari, sia nella versione long che short

Articolo del 11/11/2019 a cura della redazione

L’industria dei certificati si sta muovendo con sempre più decisione nell’ottica di dotare investitori, risparmiatori e consulenti, di tutti gli strumenti necessari per meglio gestire o efficientare il proprio portafoglio di investimenti.

Con queste finalità stiamo osservando sempre più emissioni agganciate ad indici azionari, che consentono così una maggiore diversificazione, una minore esposizione al rischio legato ad un singolo prodotto, una volatilità e quindi un rischio mitigato.

La coperta è corta e quindi nel pieno rispetto del più classico trade-off tra rischio e rendimento atteso, ad un minor rischio è sempre connesso un rendimento maggiormente contenuto.

Tuttavia se pensiamo a tutta quella serie di vantaggi a cui l’investitore potrebbe puntare muovendosi dal risparmio gestito verso i certificati a capitale protetto condizionato, agganciati ai medesimi benchmark, sfruttando un’asimmetria particolarmente marcata e soprattutto nell’ottica dell’efficientamento fiscale, questo non appare un limite.

Leonteq si presenta con ben due soluzioni, una al rialzo e una al ribasso

Quest’ultima particolarmente utile nella gestione del rischio di mercato in considerazione della facoltà "short".

I sottostanti prescelti sono differenti per le due emissioni, ovvero un basket di indici worst of composto dal Dax, Nasdaq 100 e Nikkei 225 per la versione "reverse", e un basket composto dall’S&P 500, Eurostoxx 50 e il Nikkei 225 per la classica versione al rialzo.

Andando per ordine, il Phoenix Memory Reverse (Isin CH0499659040) prevede una scadenza massima fissata per il 22 ottobre 2021, e consente di ricevere premi mensili dello 0,25% al rispetto del trigger posizionato al 125% dello strike iniziale. A partire dalla rilevazione di aprile 2020 si attiverà anche l’opzione autocallable che consentirà il rimborso anticipato prima della naturale scadenza nel caso in cui tutti i sottostanti vengano rilevati al di sotto del livello iniziale. Tutti i sottostanti segnano una performance positiva di circa il 4,5%, con le quotazioni del certificato che conseguentemente viaggiano sotto la pari al CertX a 978,66 euro.

Si tratta di un certificato che potrebbe essere utile per affiancare posizioni al rialzo presenti in portafoglio, ovvero essere utilizzato come strumento in ottica di asset allocation tattica per meglio affrontare il rischio di mercato, senza necessariamente provvedere al consolidamento dei guadagni di altre posizioni. La flessibilità data dalla barriera posizionata al 125%, consente all’investitore di puntare anche a ritorni positivi purchè a scadenza i sottostanti non salgano più del 25% dai livelli attuali.

Si tratta invece di un classico Phoenix Memory (Isin CH0499659073) in versione "long" il secondo certificato oggetto di analisi. Basket sottostante certamente più classico con la presenza dei maggiori indici per capitalizzazione di Europa, America e Giappone. La scadenza è di durata massima biennale, come la precedente proposta, così come identico è anche il buffer sul livello invalidante.

In questo caso è sempre del 25% ma in considerazione della direzionalità al rialzo, è fissata al 75%. I premi mensili ammontano allo 0,5%, ovvero il 6% p.a. mentre bisognerà attendere la rilevazione di aprile 2020 per poter puntare anche al rimborso anticipato. Dal 100% del trigger richiesto per l’opzione autocallable, si scenderà progressivamente del 5% a partire da novembre 2020, ovvero si scenderà fino al 90% del trigger a partire da maggio 2021 con il peculiare meccanismo “step-down”, ormai marchio di fabbrica di Leonteq.

Alla scadenza finale si guarderà esclusivamente al livello barriera del 75%. Guardando al basket, tutti gli indici girano attualmente in positivo con l’Eurostoxx 50 attuale worst of a +2,84%. Il certificato al CertX è invece acquistabile a 1016,5 euro.