Redazione / Approfondimento

Una cedola a pił strati

Mentre si apre la stagione delle trimestrali italiane, Leonteq lancia in quotazione un Phoenix Wedding Cake. Caratteristica principale la cedola a più livelli ma non mancano l’effetto memoria e un’ampia rete di protezione.

Articolo del 26/10/2017 a cura della redazione

Al via la stagione delle trimestrali dei primi nove mesi dell’anno. Per il momento tra conferme e sorprese, tutto sembra filare liscio, a partire da Saipem, che ha aperto le danze festeggiando gli ottimi risultati con un rialzo del 10,82%. Singolare invece la pubblicazione della trimestrale di Unicredit arrivata in netto anticipo rispetto al programma: infatti a causa di una mail inviata alla stampa, che conteneva alcuni file con i dati preliminari, il CdA è stato riunito in una seduta straordinaria organizzata all’ultimo minuto per comunicare, a questo punto ufficialmente, i risultati del terzo trimestre inizialmente previsti per il 9 novembre, che non hanno deluso le aspettative. Nuova linfa dai risultati societari, che ha ridato forza al mercato dopo alcune sedute all’insegna della debolezza e che pur in un contesto di mercato caratterizzato da una bassa volatilità insostenibile sul medio termine, alimenta le speranze di una chiusura d’anno in bellezza.

Proprio per rispondere all’esigenza di un compromesso tra protezione e rendimento Leonteq ha lanciato nei giorni scorsi un Phoenix Wedding Cake identificato dal codice Isin CH0383853535. La caratteristica principale di questa tipologia di certificati, come richiama il nome, è quella di prevedere una cedola a strati, esattamente come se si trattasse di una torta nuziale: più in particolare, anziché una cedola di importo pieno condizionata alla tenuta del livello “barriera cedola”, il Wedding Cake prevede che la stessa venga suddivisa in tre parti uguali da accumulare sulla base del livello raggiunto dal sottostante nelle singole osservazioni. Il tutto per giungere all’obiettivo finale di riuscire a pagare una ricca cedola mensile nel caso in cui il sottostante sia stato in grado di performare positivamente ma di non lasciare a mani vuote l’investitore nell’ipotesi che , al contrario, il sottostante abbia perso fino al 40%.

Per chiarire al meglio, entriamo nel dettaglio dell’emissione partendo dai sottostanti che sono tre primarie società quotate sul listino di Milano, ovvero Eni, Enel e Intesa Sanpaolo. La durata massima dell’investimento è di quattro anni, con la scadenza fissata per il 13 ottobre 2021, mentre mensilmente sono previste le date di osservazione, di cui la prima prevista per il 13 novembre 2017, in occasione delle quali verrà osservato il livello dei tre sottostanti. Se il worst of, ossia il titolo con la performance più bassa, sarà ad un livello pari o superiore al 60% dello strike si attiverà il pagamento di una cedola dello 0,33% a cui potrà aggiungersi un ulteriore 0,33% se sempre il worst sarà invece a un livello pari o superiore all’80% del livello iniziale.

La cedola piena dello 0,99% si otterrà nel caso in cui tutti i titoli si trovino al di sopra dello strike. Questa stessa condizione, a partire dalla data di osservazione dell’11 maggio 2018 attiverà il rimborso anticipato dei 1000 euro nominale con il certificato che si autoestinguerà.

È da sottolineare che il certificato è dotato dell’effetto memoria e pertanto qualsiasi parte di cedola venga lasciata indietro perché le condizioni non ne permettevano il pagamento, potrà essere recuperata in una data successiva.

Qualora si arrivi alla data di valutazione finale dell’11 ottobre 2021, la metodologia per il pagamento dell’ultima cedola, comprensiva eventualmente di quelle in memoria, sarà la stessa vista per le date intermedie mentre per quanto riguarda la protezione del capitale, questa è garantita fino a ribassi per il titolo peggiore contenuti entro il limite del 50%. Oltre questa soglia verrà riconosciuta la performance del worst of calcolata a partire dallo strike.

Scheda Sottostante ( Basket di azioni worst of )

DESCRIZIONE STRIKE CEDOLA 0.33%
Livello barriera 60%
CEDOLA 0.66%
Livello barriera 80%
CEDOLA 0.99%
Livello barriera 100%
Enel spa 5,11 3,066 4,088 5,11
Eni spa 13,85 8,31 11,08 13,85
Intesa San Paolo spa 2,89 1,734 2,312 2,89

I livelli iniziali dei tre titoli sono stati fissati a 5,11 euro per Enel, 13,85 euro per Eni e infine a 2,89 euro per Intesa Sanpaolo con barriere che pertanto sono posizionate a ridosso, o anche a livelli inferiori, ai minimi fatti segnare nell’ultimo decennio. Guardando alla struttura a piani, è possibile incassare premi ricorrenti a partire da ribassi contenuti entro il limite del 40% mentre nello scenario positivo, a partire da maggio 2018 si potrà rientrare del capitale investito maggiorato di una cedola mensile che in ogni caso non potrà essere inferiore allo 0,99% , pari al 12% circa su base annua.